Van Simone fa il Milan più olandese

Van Simone fa il Milan più olandese Coppa dei Campioni: il giovane attaccante firma la vittoria dei rossoneri ad Eindhoven Van Simone fa il Milan più olandese Grande spettacolo, finale vicina EINDHOVEN DAL NOSTRO INVIATO L'Olanda vera è quella del Milan, e così, a parità di schemi, la Grande Armata passa anche a Eindhoven. Una zuccata di Rijkaard, su palombella di Van Basten, spiana la strada e traccia il solco. L'uscita del ribelle Gullit propizia, paradossalmente, il raddoppio. Due partite, due vittorie: parlare già di finale, a questo punto, non è sacrilego. Capello emula Sacchi, i suoi dioscuri dettano legge. Olandesi a parte, menzione speciale per il solito Eranio, a Eindhoven già decisivo in azzurro: entra e recapita a Simone la cartolina del ko, da timbrare. Zona blindata: il Milan vince con merito. Non bastano, al Psv, i numeri di Romario, maradoniano in tutto, nel gol ma anche nei tocchi di mano. La difesa è stata spolpata da infortuni (Van Aerle, J. De Jong) e squalifiche (Van Tiggelen); idem il centro campo (Erwin Koeman e poi, dopo 39', Ellerman). La partita stenta a prendere quota, dal momento che le squadre giocano in trenta metri e impiegano le stesse armi, dal fuori gioco al pressing. Solo che nel Milan c'è più qualità. Capello individua nei fianchi il punto debole degli avversari. Soprattutto a sinistra, laddove Westerhof oppone il grezzo Beerens a Lentini. Ed è proprio nel settore di «questa riserva delle riserve» che nascono le azioni più ficcanti, un clamoroso rigore su Van Basten - al culmine di un raid di Albertini e una falciata di Faber - e, naturalmente, il gol, propiziato da Van Basten e siglato, di testa, da Rijkaard, complice un Van Breukelen troppo amletico. Simone zompa sulla palla a cose fatte. Gullit, sostituito in corsa e fischiato al pari di Van Basten e Rijkaard, tiene impegnato Heintze a destra. Una partita, la sua, più tattica che spumeggiante. E dire che una volta questa erba e questo stadio erano i suoi talismani. Van Basten e Simone portano a spasso l'acerbo Faber e il ruvido Linskens, cui Popescu offre scarsa protezione. Il re del centro campo è Rijkaard, spalleggiato da un generoso e fiammeggiante Albertini. Ellerman, Numan e Vanenburg sono sistematicamente soffocati. Kieft affianca Romario, le cui magie scombussolano Baresi e Costacurta senza però convertirsi in oro. Anche perché Kieft è prigioniero. Tassotti (su Numan) e Maldini (su Vanenburg, poi su Kieft) assicurano un adeguato filtro ai lati. Uscito Ellerman, Westerhof accentra Numan e sguinzaglia bisonte Hoekstra, preso per le corna da Tassotti. Si gioca a scacchi, con la ghigliottina del fuori gioco sempre pronta a scattare. Ne risente lo spettacolo, rapato a zero, o quasi, sul piano delle emozioni e dei brividi. Rossi blocca una stangata, centrale, di Popescu, si precipita ai piedi di Romario e respinge una saetta di Numan. Sull'altro fronte, Lentini (due volte) e Simone s'impappinano sul più bello. Il Psv muove le sue pedine laboriosamente. L'unico che ha fantasia è colui che, più di tutti, dipende dagli altri, Romario. E così, in contropiede, il Milan perviene al raddoppio (62'). Toccato dalla grazia, e non solo da quella, Capello richiama Gullit e schiera Eranio. Proprio costui raccoglie un passaggio di Lentini e serve Simone: stoccata da distanza ravvicinata, il goffo Van Breukelen è sorpreso. Ma ecco, nel giro di 4', il capolavoro di Romario: doma uno spiovente di Vanenburg e in mezza girata, di destro, dal cuore dell'area, folgora Rossi, protagonista, poco dopo, di un'orrenda uscita. Il Milan spreca troppo: con Simone, con Lentini e ancora con Simone, dalla cui stangata Van Breukelen si salva grazie al contributo, fondamentale, del palo alla sua destra (79'). L'ultima mezz'ora è più mossa e divertente. Spirin ne combina di tutti i colori: nega altri due rigori, il primo su Van Basten, il secondo per una manata di Rijkaard, spiazzato da una parabola di Hoekstra, e si dimentica di ammonire Baresi per un brutto fallo su Romario. La bussola della sfida non sfugge più ai milanisti. Massaro avvicenda Simone, e per poco non fila in gol. Per il Milan, come per l'Italia, Eindhoven è un cioccolatino. Roberto Beccantini PSV EINDHOVEN MILAN VAN BREUKELEN 5,5 S.ROSSI 6 BEERENS 5 TASSOTTI 6 FABER 5,5 MALDINI 6,5 LINSKENS 6 ALBERTINI 7 HEINTZE 5,5 COSTACURTA 6 POPESCU 6 F. BARESI 6,5 ELLERMAN sv LENTINI 6 (39' HOEKSTRA) 6,5 RIJKAARD 7,5 VANENBURG 6 VAN BASTEN 7 ROMARIO 7 GULLIT 6 KIEFT 5,5 (60'ERANIO) 6,5 NUMAN 6 SIMONE 7 (90' MASSARO) sv All.: WESTERHOF 6 All.: CAPELLO 7 2 Arbitro: SPIRIN (Russia) 5 Reti: 20' Rijkaard, 62' Simone, 66' Romario. Ammoniti: 19' Romario, 70' Heintze, 81' Eranio. Spettatori: 26 mila.

Luoghi citati: Italia, Lentini, Olanda, Russia