Pirelli, anche il 1992 «in rosso»

Pirelli, anche il 1992 «in rosso» Dopo l'intesa di sabato, partite ieri 920 lettere di licenziamento Pirelli, anche il 1992 «in rosso» «Ma la gestione straordinaria sarà positiva» ROMA. Ancora un esercizio «in rosso» per il gruppo Pirelli, che ieri ha inviato 920 lettere di risoluzione del rapporto di lavoro ai dipendenti in esubero degli stabilimenti di Villafranca Tirrena (670 addetti) e di Tivoli (250 addetti). «Il deterioramento della congiuntura economica internazionale e delle condizioni di mercato verificatesi nella seconda parte dell'anno», sommati ai «ritardi della ristrutturazione delle attività italiane» fanno prevedere - spiega la società milanese al termine del consiglio di amministrazione «un risultato consolidato della gestione ordinaria dell'esercizio negativo». In compenso, «il risultato della gestione straordinaria sarà positivo, ma l'ammontare dipenderà dal maturare di operazioni in via di definizione». Con l'invio delle lettere, Pirelli ha dato attuazione all'accordo firmato sabato scorso con governo e sindacati a Palazzo Chigi, che prevede, tra l'altro, un anno di cassa integrazione straordinaria in più, per cui finiranno nelle liste di mobilità a dicembre 1993 (per una durata variabile a seconda dell'età dei dipendenti). Sempre in base all'intesa, l'azienda parteciperà alla costituzione di una società di promozione per lo sviluppo dell'occupazione dell'area di Villafranca Tirrena (come è avvenuto alla Lancia di Chivasso). Dopo l'accordo, in calendario il prossimo aumento di capitale della Pirelli Tyre (il Ì5 gennaio, per 362 miliardi di lire), mentre restano ancora da attuare alcune dismissioni del comparto Prodotti Diversificati. Svanisce così il miglioramento messo in mostra dalla Pirelli pochi mesi fa, quando i vertici del gruppo avevano parlato del ritorno all'equilibrio gestionale. Già allora comunque le previsioni per il resto dell'anno era¬ no negative; puntualmente infatti «il deterioramento della congiuntura economica internazionale e delle condizioni di mercato verificatesi nella seconda parte dell'anno, e i ritardi della ristrutturazione delle attività italiane» hanno prodotto questa inversione di tendenza. A fine settembre comunque, in occasione della semestrale, il gruppo milanese pensava ancora di chiudere l'anno con un saldo positivo tra gestione ordinaria e straordinaria, mentre la nota diffusa ieri non fa cenno del risultato complessivo per il '92. Alla Pirelli sono in arrivo nuovi manager al vertice: Giuseppe Bencini (ex Montefibre), presidente del Board of management e di Gian Luca Braggiotti (ex Olivetti), che diventa vicepresidente con responsabilità per l'area commerciale. I due si affiancheranno a Luciano Mattioli e a Carlo Banchieri [r. e. s.]

Persone citate: Carlo Banchieri, Gian Luca Braggiotti, Giuseppe Bencini, Luciano Mattioli

Luoghi citati: Chivasso, Roma, Tivoli, Villafranca Tirrena