Chiede «rimborso cene» all'ex fidanzata

Chiede «rimborso cene» all'ex fidanzata Dopo la rottura della relazione pretende cinque milioni. Un precedente in America Chiede «rimborso cene» all'ex fidanzata Teramo, l'uomo denunciato per tentata estorsione TERAMO. Accade anche questo nell'Italia degli Anni 90: che un fidanzato abbandonato dalla sua donna, per «vendicarsi» dell'ex amata chieda non solo la restituzione dei regali donati in pegno d'amore (gesto sicuramente egoistico, però in parte comprensibile come sfogo della delusione dopo la rottura), ma anche il risarcimento per le cene pagate durante la relazione. Risarcimento quantificato quasi fosse la somma risultante da tutte le ricevute fiscali: 5 milioni, che è la metà di quanto sostiene aver sborsato il «lui» della situazione. Alla faccia dell'amore romantico e della figura mitizzata dell'uomo italiano che è «cavaliere» con le donne. Il fatto si è verificato in Abruzzo e bisogna affidarsi alle voci di paese e alle risultanze delle azioni legali per dipanarlo, perché i protagonisti sono tutti irrintracciabili. Salvatorino Della Valle, 38 anni, abitante a Cepagatti in provincia di Pescara, conosce Mariangela Sacripante, trentenne, figlia dell'avvocato Piero, con studio legale nella borgata San Leonardo a Isola del Gran Sasso d'Italia in provincia di Teramo. Salvatorino vive in modo intenso il breve fidanzamento di undici mesi: cene a lume di candela, champagne, fiori, regali, perché, dicono in paese, lei è piuttosto «esigente» in questo campo. Poi qualche litigio, le prime incomprensioni come in qualsiasi storia d'amore. Ma Mariangela decide di troncare la relazione, pare anche per le pressioni della famiglia, stando alle voci che corrono nel centro abruzzese. E Salvatorino, che si era sobbarcato in spese non indifferenti per essere «all'altezza della situazione», dopo essersi rassegnato alla fine della storia, non ha voluto però rinunciare ai soldi. E oltre a chidere indietro regali e fotografie, presenta un conto preciso preciso di tutte le spese sostenute per mantenere la relazione: 10 milioni, da dividersi a metà. Visto che dall'altra parte non se la davano per inteso, il giovane ha cominciato a tempestare l'ex fidanzata e la famiglia, chie¬ dendo appunto il «risarcimento» di cinque milioni. La situazione è ben presto degenerata. Salvatorino se l'è presa con i genitori della sua «ex», si è intromesso il padre della ragazza, dalle discussioni verbali pare si sia arrivati alle mani. Prima conclusione: il padre di Mariangela ha denunciato Salvatorino per lesioni e minacce, oltre che per disturbo della quiete pubblica e per telefonate intimidatorie; ieri mattina in pretura c'è stata l'udienza del processo che è stato rinviato a nuovo ruolo, perché mancava il pretore titolare. Nel frattempo anche Mariangela ha deciso di passare all'attacco di fronte alle reiterate richieste dell'ex fidanzato: e lo ha denunciato per tentativo di estorsione. Il tribunale di Teramo ha accolto la sua tesi e il giudice per le indagini preUminari, Manfredi, ha rinviato a giudizio Salvatorino Della Valle, non solo con l'accusa di tentata estorsione, ma anche di tentata rapina: l'udienza è stata fissata per il 28 giugno 1993. La vicenda italiana ha un «il¬ lustre» precedente in America. Lo scorso settembre, un avvocato piantato dalla fidanzata alla vigilia delle nozze aveva fatto causa all'amata chiedendo il rimborso di tutte le spese di corteggiamento. «Per conquistarla ho speso esattamente 40 mila 310 dollari e 48 cents - affermò il meticoloso Frank Zaffere -. Aveva promesso di sposarmi, ha rotto la promesa e chi rompe paga». Nella lista inviata in tribunale Zaffere incluse non solo i regali all'ex fidanzata (tra cui un anello da 5 mila 200 dollari, ma anche un ombrello da 23 dollari e 95 cents e un nastro di musica jazz da 7 dollari e 99 cents) ma anche le spes «vive» della seduzione: bottiglie di champagne, cene al ristorante, biglietti teatrali. «Frank è un avvocato fino al midollo - ammise Maria Dillon, 21 anni, cameriera di Chicago "vittima" di tante attenzioni -. Usava termini legali anche nei momenti più intimi. E' uno dei motivi per cui ho rotto il fidanzamento». Paolo Querio

Persone citate: Maria Dillon, Mariangela Sacripante, Paolo Querio, Salvatorino Della Valle