«Non dovevano tradire la patria»
«Non dovevano tradire la patria» «Non dovevano tradire la patria» «Lacrime» e dissensi da parte della nobiltà italiana ROMA. «Le separazioni sono sempre una cosa molto triste, ma questa ancora di più perché abbiamo sognato tutti con questa coppia così bella, che sembrava destinata a vivere mille anni felice e contenta. Quindi mi sento triste». Lo ha detto la contessa Marta Marzotto, commentando la notizia della separazione dei principi Carlo e Diana. «Amo molto Carlo - ha proseguito la Marzotto -, meno lei. Lui è un uomo molto colto ed intelligente, si comporta veramente come un principe. Lei non era contenta di essere in quel ruolo per il quale credo non fosse preparata. E' comunque una separazione in casa, e lo facciamo anche noi. In questo caso c'è una ragione di Stato: aspetteranno che cresca il nipote e poi abdicheranno». «Trovo assurda questa separazione. Dovevano rimanere uniti. Se uno ha un minimo di buon senso non pensa ai fatti personali, ma a quelli della patria». E' il commento di una nobile italiana, amica della zia di Carlo, la principessa Margaret e del padre, il principe di Edimburgo, Violetta Meli Lupi di Soragna. «Boccio assolutamente questa idea - ha detto la nobildonna - anche se penso che scegliere la separazione piuttosto del divorzio, sia stato il minimo di pensiero per la patria». Anche il movimento monarchico, attraverso il suo vice presidente Giulio Solci Scarpi, ha dato il suo parere sul caso della separazione tra i principi Carlo e Diana. «Non entriamo in merito al caso specifico - ha detto Solci Scarpi - ma riteniamo che anche queste cose che ormai sono nel costume del mondo, divorzi e separazioni, non vanno assolutamente ad intaccare quello che è il problema monarchico, istituzionale. Non entriamo quindi in merito nel criticare fatti personali perché questa separazione non potrà avere effetti sul concetto di monarchia. E' solo un aspetto dei tempi, ma non di quello che possono essere le istituzioni di una società civile». «Spero che la scelta di separar¬ si di Carlo e Diana sia stata presa in linea con il senso di responsabilità verso la nazione, il primo dovere dei due principi di Galles verso il popolo britannico, che un giorno rappresenteranno come re e regina». Dopo essersi detta «addolorata dell'annuncio di Buckingham Palace», la contessa Maria Maddalena Burgos di Pomaretto, legata alla famiglia Aosta e punto di riferimento della nobiltà friulana, parla di possibili «manovre oscure per screditare la monarchia britannica» ed auspica «dopo le tante intrusioni sospette della stampa, il rispetto della privacy, così come invocato dal premier John Major». Il conte Auletta Armenise non lo sapeva ancora ed ha accolto con dolore la notizia della separazione. «Purtroppo sono cose che ho provato - ha detto - mi sono separato anche io e sono situazioni troppo dolorose e dare un giudizio su fatti personali è molto difficile». [r. cri.] La contessa Marta Marzotto e il conte Auletta Armenise commentano la notizia delia separazione di Carlo e Diana
Persone citate: Auletta Armenise, Giulio Solci Scarpi, John Major, Maria Maddalena Burgos, Marta Marzotto, Solci Scarpi, Violetta Meli Lupi
Luoghi citati: Aosta, Edimburgo, Galles, Pomaretto, Roma, Soragna
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