E' l'amara fine di una favola

E' l'amara fine di una favola La parabola della love story fra il principe e la ragazza semplice E' l'amara fine di una favola Dalle nozze di sogno all'addio, in 11 anni LONDRA. Non più lacrime, basta con i tentati suicidi, le intercettazioni telefoniche e le riconciliazioni di facciata imposte dalla Corte. Il Palazzo si è tolto la maschera. Il pomeriggio del 9 dicembre 1992, il principe Carlo d'Inghilterra e la principessa Diana hanno annunciato al popolo la loro separazione per voce del primo ministro John Major. Le immagini che dopo l'annuncio si sono affastellate sui teleschermi inglesi, ripercorrono la love story fra l'ex scapolo rubacuori fulminato dal viso acqua e sapone della giovanissima Diana e la timida ragazzina sempre pronta ad arrossire. Si incontrano per la prima volta a una partita di caccia, lei ha appena 16 anni e Carlo, che di anni ne ha una dozzina in più, non le fa una gran impressione. Quella di Carlo e Diana è una love story, dal finale suspense che segue da vicino il grafico al ribasso delle fortune della Reale Casa di Windsor, che nell'ultimo anno ha dovuto inghiottirsi, fra l'altro, un divorzio confermato (Anna e il capitano Mark Phillips), una separazione con scandalo boccaccesco (Sarah e Andrea) e una regina che dovrà pagarsi le tasse. La fiaba. L'annuncio ufficiale del fidanzamento è del 24 febbraio 1981, Diana Spencer non ha ancora vent'anni. Da quel giorno smetterà di chiamare il futuro marito «Sir» e passerà al più tenero «Charles». La femminista americana Cannile Paglia ha dedicato addirittura un minisaggio a questa figura efebica e santificata. I reporter subito l'adorano. La inseguono ovunque, si appostano fuori dal Kindergarten dove lavora. Indagano sulle sue amicizie: tanti boyfriend, per carità sempre rapporti platonici, e una gran voglia di scherzare. La inseguono ovunque, gettandosi sulle tracce della sua Mini Minor rossa. Un fidanzamento breve, e poi, un'apoteosi irresistibile di glamour e innocenza insieme. Il 29 luglio 1981 nelle vie di Londra si assembra una folla giubilante per questo matrimonio perfetto trasmesso su scala planetaria. Diana sale all'altare al braccio del padre infermo. Carlo l'attende trepidante e i due compariranno radiosi sul balcone di Buckingham Palace, lei con la graziosa testolina appoggiata alla poderosa spalla di lui, dimagrita e delicatamente truccata, perfetta. Così è la fiaba. Ma oggi le fiabe vanno decostruite e smantellate. A farlo ci pensa un giovane gagliardo reporter, da dieci anni sulle tracce della principessa. Si chiama Andrew Morton e il suo libro «Diana la sua vera storia» lo renderà miliardario. Altro che matrimonio perfetto. Leggiamo nella sua prosa avvelenata: Diana voleva addirittura sottrarsi a queste nozze reali. Morton gioca sul tradimento, e per spiegarci i retroscena tira in ballo un nome che poi comparità ripetutamente in tutti gli articoli scandalistici degli ultimi mesi. E' Camilla Parker Bowles, ex fiamma di Carlo e sua amica fidata. La futura sposa scopre a pochi giorni dalle nozze che lo sposo ha intenzione di regalare alla sua ex un braccialetto d'oro con un'affettuosa dedica usando i loro nomignoli, Fred per lui e Gladis per lei. I semi della gelosia e dell'incertezza sono gettati e metteranno presto radici in un terreno favorevole. Da quel giorno in avanti, tra scortesie di Filippo e malumori di palazzo, Diana comincia il suo travaglio. Ci saranno i tentati suicidi, la bulimia, i lunghi abbandoni da parte di Carlo. Morton nel suo libro vuole raccontare della trasformazione di Diana da vittima a vincitrice. Si capisce da che parte sta. Ma anche nelle parole di fonti non così patentemente anti-Carlo il racconto del matrimonio felice si incrina presto. La coppia appare ancora unita dopo la nascita del primogenito William. La regina visita il nipotino appena nato ed esclama: «Sia ringraziato Dio che non ha le stesse orecchie del padre!». Diana infrange l'etichetta di palazzo e porta il figlio neonato con sé durante una lunghissima visita in Australia e Nuova Zelanda. E' lei la star e Carlo comincia a risentirne, almeno secondo le fonti del già citato Morton. Inoltre, i sintomi della bulimia sono già evidenti e la salute della principessa ne risente. La situazione precipita con la nascita del secondo erede nel settembre del 1984. E' un altro maschio, Harry. Carlo fa una fugace apparizione in clinica e poi sparisce, risucchiato da una delle sue solite partite di polo. Diana soffre e patisce in silenzio. Da questo punto in avanti i segni di un costante malumore cominciano a moltiplicarsi. Nel 1985 Carlo e Diana sono in visita ufficiale negli States, ospiti di Ronald e Nancy. Sono ancora sorridenti e di nuovo riscuotono un successo da star hollywoodiane. Ma i giornali cominciano a parlare della diafana magrezza della principessa e della sua aria stanca. Ma nel 1990 scoppia una piccola bomba e i tabloid ci si gettano feroci. Il primogenito William viene colpito al capo da una mazza da golf mentre sta giocando. Ricoverato d'urgenza, le sue condizioni sono definite non gravi ma preoccupanti. Mentre Diana non abbandona per un attimo il figlio, Carlo se ne va a Covent Garden per tener fede a un impegno ufficiale. E' il suo primo vero passo falso. Poi ci abitueremo alle loro apparizioni ufficiali, quelle in cui Carlo e Diana sembrano evitare ogni contatto, anche solo con lo sguardo. Nel marzo del 1992, Lord Spencer, il padre al quale Diana era affezionatissima muore im¬ provvisamente. Carlo arriverà al funerale catapultato da un elicottero, a pochi minuti dall'inizio della cerimonia, e la lascerà sola immediatamente dopo. Le voci e le speculazioni sulla coppia sono ormai oggetto di «toto» clandestino e i mesi che seguono sono una vertigine di tappe che conducono all'odierna separazione. Prima il libro di Morton, poi le registrazioni pirata di Strizzolina e del suo amico Gilbey, poi nuove indiscrezioni su Carlo e Camilla. Diana cede allo stress e si mette a piangere in pubblico. Carlo fa finta di nulla ma è sempre più teso. L'ex coppia di sogno arriva così al disastroso viaggio in Corea del mese scorso, che doveva rimettere insieme i cocci del matrimonio sotto stress e che invece ne ha evidenziato nel modo più drastico possibile tutte le crepe. Basta con gli indugi, si dev'essere detta Diana, preferendo che la notizia esplodesse prima del ritorno a casa dei suoi adorati figli per le vacanze di Natale. Elisabetta e Filippo, già in prima linea a pochi giorni dal secondo matrimonio di Anna in una chiesetta presbiteriana scozzese, si sono detti rattristati dall'evento, ma affermano altresì di comprendere i motivi che lo hanno provocato e si augurano infine che la stampa, in particolare quella più assetata di scandali reali lasci finalmente respirare l'intero casato di Windsor, compresi i due nipotini William e Harry. Marina G. Goldsmith Prime scene di gelosia alla vigilia delle nozze quando Carlo regalò un bracciale all'ex fiamma E Diana si ritrovò da sola mentre il figlio era ricoverato e quando le morì il padre Un'immagine emblematica dei principi di Galles e della loro separazione: gli sguardi, dopo la fatica per molti mesi di salvare le apparenze per la «ragion di Stato», sono ormai rivolti in direzioni opposte. Nella foto a sinistra, uno dei rari attimi di serenità della coppia

Persone citate: Andrew Morton, Camilla Parker Bowles, Carlo D'inghilterra, Diana Spencer, Gilbey, Goldsmith, John Major, Lord Spencer, Mark Phillips, Windsor

Luoghi citati: Australia, Corea, Covent Garden, Galles, Londra, Nancy, Nuova Zelanda, States