Violentata per due ore davanti al figlioletto

Violentata per due ore davanti al figlioletto Marocchina, 30 anni, sequestrata da connazionale Violentata per due ore davanti al figlioletto Una donna marocchina di 30 anni, R. E., è stata violentata ieri pomeriggio nell'alloggio dove vive, in via Madonna delle Rose, quartiere Lingotto, da un connazionale conosciuto qualche giorno fa a una festa fra extracomunitari. Alla violenza ha assistito il figlioletto di 7 anni. L'uomo era armato di coltello e li ha minacciati di morte se avessero urlato o tentato di fuggire. Paralizzati dalla paura, la donna e il bimbo non hanno avuto la forza di ribellarsi, e per due, lunghissime ore sono rimasti in balia del loro sequestratore. Lei è stata costretta a ripetuti rapporti sessuali. Erano le 17 quando la centrale operativa dei carabinieri ha ricevuto il primo, confuso messaggio di aiuto. Al telefono, una voce di donna in evidente stato di choc urlava disperata il suo bisogno di soccorso. Due pattuglie sono state inviate in via Madonna delle Rose, ma a causa della frammentarietà delle notizie dopo mezz'ora sono state fatte rientrare. Alle 18,30, nuova telefonata al 112. Questa volta la donna è riuscita a dare informazioni dettagliate. E dopo pochi minuti raccontava a un maresciallo dei carabinieri come è entrata in un incubo che non riuscirà a dimenticare: «Sembrava una persona per bene. L'altro giorno, finita la festa a cui ero stata invitata con altre persone, mi ha chiesto se ci saremmo rivisti. Gli ho detto di sì. Mi ha tele- fonato questa mattina. Insieme abbiano deciso che si saremmo visti nel pomeriggio, a casa mia, perché avrei dovuto accudire mio figlio». Alle 15, l'uomo si è presentato in via Madonna delle Rose. Gentile e premuroso con il bambino, sfacciato con la madre. Quando lei ha rifiutato le sue proposte, il suo atteggiamento è cambiato. L'uomo conosciuto a una festa tra amici è diventato improvvisamente violento e minaccioso. E quando R. E. ha tentato di allontanarlo, ha tirato fuori il coltello. «Se non stai con me, vi uccido: prima tuo figlio, poi te». E' scappato dopo avere consumato la violenza senza lasciare tracce utili agli investigatori. Ma la donna ha saputo dare una accurata descrizione dell'uomo. I carabinieri lo avrebbero già identificato. La sua cattura sarebbe questione di ore. La donna dopo le violenze subite è stata accompagnata dai carabinieri alle Molinette. «Quel ragazzo che avevo conosciuto a una festa sembrava una persona perbene»