II russo ingombrava addio Genoa crudele

II russo ingombrava addio Genoa crudele DOBROWOLS9CJ II russo ingombrava addio Genoa crudele GENOVA DOBROWOLSKI addio? Gigi Maifredi, diplomaticamente, afferma che si tratta soltanto di un arrivederci: «E' un talento eccezionale, ma qui non aveva spazi. L'esperienza a Marsiglia gli servirà per maturare e io. Tanno prossimo, sono pronto a riaccoglierlo a braccia aperte». Una bugia a fin di bene, per non deprimere troppo il giocatore e per non accentuare la sua svalutazione sul mercato. Due anni fa Spinelli lo pagò 8 milioni di dollari, convinto di aver concluso l'affare del secolo. Ma il Genoa aveva già in organico Aguilera, Branco e Skuhravy e decise di posteggiare il principe Igor in Spagna al Castellon. L'approccio al calcio dell'Europa Occidentale per «Dobro» fu negativo: una secca retrocessione e grossi problemi di ambientamento. Nell'estate del '91 il centrocampista russo chiese di venire finalmente a Genova, ma Bagnoli non volle rinunciare ai tre stranieri che avevano proiettato la squadra al quarto posto, facendole conquistare per la prima volta nella sua storia un piazzamento da Coppa Uefa. Dobrowolski finì così al Servette, in Svizzera. Spesso gli osservatori del Genoa salirono a Ginevra per visionarlo e i rapporti furono tutti soddisfacenti. L'estate scorsa, finalmente, il russo arrivò a Genova. Ma i problemi, per lui, iniziarono subito. Guai al ginocchio sinistro e difficoltà di collocazione in campo. Il Genoa schiera Skuhravy e Padovano di punta e l'olandese Van't Schip all'ala destra. In serire a fianco di questi gioca Dobrowolski tori votati all'attacco anche al Marsiglia Dobrowolski sbilancia sensibilmente la squadra. Bruno Giorgi ha cercato disperatamente una soluzione, ma non è riuscito a trovarla, mentre il presidente Spinelli continuava a rilasciare interviste nelle quali affermava di voler vedere in campo il suo pupillo venuto da Mosca. Giorgi ha cercato di accontentarlo. Il russo ha giocato a sprazzi, anche per i problemi al ginocchio. Bene in Coppa Italia con l'Ancona (realizza due gol), benino con il Pescara (altro gol), maluccio nelle altre occasioni (quattro partite di campionato in tutto, tre con Giorgi e una con Maifredi). Si arriva così al derby con la Sampdoria e Giorgi, sotto pressione da parte del presidente, lo manda in campo. Il risultato è disastroso. Dobrowolski è un fantasma e il Genoa perde per 41. Sale la contestazione, la domenica successiva la squadra rossoblu perde in casa con il Cagliari e Giorgi si dimette. Colpa di Dobrowolski? Il tecnico pavese, che è un gentiluomo, non dà una risposta a questa domanda: «Non è il caso di tornare sulla questione. Io con il Genoa non c'entro più. Solo la società può chiarire il caso». E il giocatore? «Ho accettato di andarmene, ma sono un po' triste. Però è l'unica soluzione possibile perché qui non ho spazio. Mi consolo con il fatto che giocherò la Coppa dei Campioni». Tornerai? «Dobro» sorride scuotendo le spalle. Evidentemente Genova non porta fortuna ai giocatori dell'ex Urss. Due anni fa toccò a Mikailichenko fare le valigie: eppure con la Samp aveva vinto lo scudetto. Furio Sarti rana ina^Jj Dobrowolski va al Marsiglia

Persone citate: Aguilera, Branco, Bruno Giorgi, Furio Sarti, Gigi Maifredi, Maifredi, Padovano, Skuhravy, Van't Schip