Caniggia, sfida doppia di Bruno Bernardi

Caniggia, sfida doppia Mezzogiorno di fuoco a Istanbul tra Galatasaray e Roma Caniggia, sfida doppia Segioca bene, torna in campionato I turchi, troppo tesi, dallo psicologo ISTANBUL DAL NOSTRO INVIATO Clima infuocato sul Bosforo per il derby in giallorosso (a mezzogiorno in Italia, le 13 in Turchia), fra le due antiche capitali dell'Impero romano. Boskov, alla vigilia della sfida decisiva con il Galatasaray per la sopravvivenza in Coppa Uefa, carica la Roma accusando i turchi di sabotare la sua squadra, rimasta senza luce e con docce prive di acqua calda negli spogliatoi dello stadio Ali Sami Yen. E si arrabbia per i troppi intrusi che disturbano l'ultimo allenamento malgrado l'ordine di tenere «off limits» i non addetti ai lavori. Karl Heinz Feldkamp, invece, porta i... resti del Galatasaray dallo psicologo per distendere i nervi troppo tesi dei suoi giocatori dopo averli sottoposti a ben due sedute di preparazione fisica e tattica. Il tecnico tedesco è nei guai: oltre ad aver praticamente «tagliato» lo jugoslavo Bolic con il quale è in disaccordo, ha perso ben quattro titolari, gli squalificati Ugur, Erdal e Bulent, e l'infortunato Okan, il piccolo centrocampista che somiglia a Rui Barros e che, all'andata, fu uno dei migliori. Feldkamp sa che sarà un'impresa dura rimontare il 3-1 nonostante il ricco premio (120 milioni di lire turche, 20 milioni in lire italiane a testa) promesso dalla società. Paradossalmente avrebbe preferito ci fosse Aldair, malgrado la doppietta rifilata al Galatasaray all'Olimpico. Lo preoccupa il rientro di Caniggia. Confessa di aver paura della velocità dell'argentino: «Con la difesa rivoluzionata rischieremo molto in contropiede. Sarà decisivo il primo quarto d'ora. Se sbloccheremo il risultato potremo anche raddoppiare e passare il turno, altrimenti vincere potrebbe non bastare». Da sette anni il Galatasaray non perde sul proprio campo nelle Coppe europee. «Sarà un inferno per la Roma», minaccia Feldkamp. Il pubblico, che gremirà lo stadio già quattro ore prima della partita, farà sentire il proprio fiato sul collo dei romanisti. C'è da augurarsi che nessuno trascenda, anche se ci sarà un notevole contingente di polizia per proteggere il migliaio di tifosi italiani. I turchi, comunque, la metteranno sull'agonismo e sull'aggressività, impegnando a fondo l'arbitro danese Mikkelsen ed i suoi collaboratori. «Noi risponderemo con la nostra tecnica superiore», replica Giannini. Il capitano è sicuro di proseguire l'avventura in Coppa. E lo è anche il «reaparecido» Claudio Caaiggia, che punta su un rilancio definitivo. Giocherà per la Roma e contro le dichiarazioni di Rizziteli!? Il «figlio del vento» si passa una mano tra i lunghi capelli biondi e sorride: «Abbiamo sbagliato tutti e due e collaboreremo per la qualificazione». Ma allora le sue difficoltà di inserimento sono dovute a cattiva forma o al fatto che la squadra non le consente di esprimersi al meglio? Caniggia corruga la fronte: «Ho già detto e ripeto che non servo solo in trasferta e che so affrontare difese chiuse. L'unico problema è l'intesa e posso dare il massimo solo giocando». Dipende da lui, solo da lui, meritarsi il posto di titolare anche in campionato. Carnevale ne prende atto e torna a sedersi in panchina senza fare polemiche. Si è già tolto la soddisfazione di aver dimostrato a Bianchi, che l'aveva trascurato per quasi tutta la scorsa stagione, di non essere finito a trentadue anni. Assente Aldair (oltre a Carbone, squalificato e infortunato) Boskov ripesca Benedetti che, in in un match di combattimento, può essere l'uomo ad hoc. «Bisogna andare avanti in Europa e, per riuscirci, ci vuole lo stesso spirito eroico dimostrato con il Parma quando siamo rimasti in dieci», dice Boskov. Stima e rispetta Feldkamp che, alcuni anni fa, alla guida del Fejienoord eliminò il suo Real Madrid: «E' un grande allenatore, uno dei più bravi della Germania nel dopoguerra. Un tra¬ scinatore». Ed è convinto che il Galatasaray, galvanizzato dal successo nel derby con il Besiktas, renderà la vita difficile alla Roma: «Dobiamo neutralizzare i loro attacchi forsennati e colpirli nei punti deboli. Siamo sulla buona strada». Se quella odierna è una tappa da non fallire in Coppa Uefa, Boskov reputa altrettanto importante la trasferta di Torino, con i granata di Mondonico, per il futuro della Roma in campionato. Due svolte decisive in cinque giorni soltanto. Bruno Bernardi I Caniggia rientra: vuole meritarsi il posto di titolare anche