All'asta il tesoro del play-boy Pignatari di Daniela Daniele

All'asta il tesoro del play-boy Pignatari San Paolo, la figlia vende la collezione d'arte dell'industriale rubacuori che fu marito di Ira Fùrstenberg All'asta il tesoro del play-boy Pignatari Quadri del '700 e altre opere valutati un milione di dollari Il tesoro di famiglia di «Baby» Pignatari per decisione della figlia, è in questi giorni in vendita all'asta a San Paolo del Brasile. La raccolta d'arte, che comprende rarità come paesaggi settecenteschi di Giuseppe Zaiz e due quadri che Giovarmi Battista Castagneto dipinse nel secolo scorso su un'isoletta nella baia di Guan ab ara, ha un valore approssimativo di un milione di dollari. Carnagione olivastra, sguardo di fuoco, sangue misto brasiliano-napoletano, temperamento rovente. «Baby» Pignatari con queste caratteristiche diede la scalata al successo e lo conquistò in pochi anni con abili mosse che non sempre ebbero l'impronta della correttezza. Morì nel '77 in un ospedale di San Paolo, dove era ricoverato da diverse settimane per disturbi cardiocircolatori. E soltanto la malattia riusci a piegare quella volontà di ferro alimentata da una vera e propria smania di primeggiare. La sua ultima, clamorosa, impresa risale alla primavera del '72. Insieme con una quarantina di suoi operai, diede l'assalto ad una fattoria e fece esplodere tutti gli edifici. Fu nella regione di Jaguari, nello Stato nord-orientale di Bahia. «Baby» venne incriminato a Salvador, ma senza conseguenze per la sua vita né per la sua carriera. Dietro quel violento episodio, c'era la necessità di salvaguardare i propri interessi. Pignatari aveva fatto un ingente investi- mento nelle miniere di rame in Brasile ed era in viaggio per visitare ed ottenere alcuni giacimenti. Le cronache dell'epoca riferiscono che, nella fattoria fatta saltare per aria, di rame ce n'era parecchio e che il proprietario, con tutta probabilità, si rifiutava di vendere il terreno sul quale l'industriale aveva messo gli occhi per impiantarvi una miniera. Nato a Napoli nel 1917, «Baby» dovette subito rimboccarsi le maniche, lavorando nell'azienda paterna a San Paolo e assumendone la direzione molto presto, in seguito alla scomparsa del padre. La sua «stoffa» si rivelò con incredibile velocità e quello dei Pignatari divenne in breve tempo il più grande laminatoio di metalli del Brasile. Dalle sue officine uscirono mitragliatrici ed aerei. Con i proventi di questi traffici, comprò miniere di rame e di bauxite e ingrandì l'impero economico rilevando, a prezzi stracciati, imprese appartenenti a italiani e tedeschi quando il Brasile chiuse le porte in faccia all'Italia fascista e alla Germania di Hitler. E fu la ricchezza. Nel 1948 il suo patrimonio era valutato intorno ai 25 milioni di dollari. * Abile, coraggioso, spesso volgare avventuriero, non trascurò la jet society e la sua fama di play-boy fu pari a quella di uomo d'affari. Due mogli - Mimosa Parodi Delfino e la ricchissima brasiliana Maria Nelia Alves Lima - non furono di ostacolo ad un'esistenza in equilibrio tra il ruolo di «padrone» delle fabbriche e quello di conteso ospite alle feste negli ambienti più esclusivi. Molte le donne che caddero ai suoi piedi. Tra le vittime «illustri», anche la star del cinema Linda Christian. Nel luglio del '59, «Baby» ottenne in Svizzera il divorzio dalla seconda moglie e partì alla conquista della diciottenne Anna Maria de Carvalho, rampolla di una ricchissima famiglia di Bahia. L'unione non durò a lungo. Fu poi la volta della principessa Ira Fùrstenberg che per lui lasciò, tra mille litigi, accuse di adulterio, denunce e scazzottature, il marito Alfonso di Hohenloe. Pignatari era pronto per una nuova esperienza matrimoniale. Ma anche questa ebbe breve vita: tre anni. Ira fece la sua scelta: volle rivedere i figli Hubertus e Christoff (l'ex sposo aveva messo come condizione che lei lasciasse «Baby» se voleva avvicinarsi ai ragazzi) e abbandonò l'uomo che l'aveva incantata. Daniela Daniele «Baby» Pignatari, industriale e corteggiato play-boy è morto nel "77 La principessa Ira Fùrstenberg: il suo matrimonio con «Baby» durò tre anni Anche la star del cinema americano Linda Christian cadde ai piedi di Pignatari

Persone citate: Anna Maria, Battista Castagneto, Christoff, Giuseppe Zaiz, Guan, Hitler, Hohenloe, Linda Christian, Maria Nelia Alves