Bloccati in via Roma con i soldi del pizzo

Bloccati in via Roma con i soldi del pizzo Ricatto a un commerciante di Bordighera Bloccati in via Roma con i soldi del pizzo Incassare il pizzo in via Roma può forse essere chic, ma anche riservare sorprese. Ne sanno qualcosa Giuseppe Pacera, 28 anni, Ciriè, via Riccardesco 61, e Italina Trevisanutto, 50 anni, Ventimiglia, via Veneto 5, entrambi bloccati - proprio all'angolo di piazza Castello, di fronte al Bar Blue - dai carabinieri della compagnia Oltredora. Avevano appena ricevuto da Cesare Acerni, 50 anni, di Camporosso al Mare, titolare di una boutique di Bordighera, una valigetta con il pacco di banconote (in precedenza fotocopiate, affinché costituissero prova decisiva) frutto di un'estorsione. Il denaro costituiva l'acconto (2 milioni) di un pagamento di 10 milioni richiesto per interrompere una lunga serie di minacce e intimidazioni, che durava da mesi. E che la banda non fosse da sottovalutare veniva confermato poco dopo, quando i carabinieri bloccavano, sullo svingolo autostradale di Ventimiglia, Giovanni Cota, torinese, (attualmente convivente della Trevisanutto) che aveva in auto un fucile «St. Etienne» a canne mozze, con una quarantina di cartucce. La vicenda aveva avuto inizio oltre due anni fa, quando il Cota e l'Acerni si erano conosciuti al Casinò di Sanremo per poi rivedersi casualmente qualche mese dopo - sulla piazza del mercato di Mentone. Qui 11 Cota era riuscito a farsi prestare dal commerciante 500 mila lire (adducendo fittizie difficoltà economiche legate allo stato di salute di un figlio), salite poi - nel giro di qualche mese - a 3 milioni. Quando l'Acerni aveva fatto presente all'amico di non potergli prestare altro denaro, il suo atteggiamento era radicalmente mutato. Non più racconti strazianti sulle condizioni del figlio, ma minacce telefoniche, pronunciate da persone con spiccato accento meridionale: «O paghi, o ti gambizziamo». Il commerciante ha resistito per mesi, poi, quando ho cominciato a sospettare (a ragione, considerato il ritrovamento dell'arma) che sussistessero reali rischi di danni, sia al nego zio che alla sua persona, ha fin to di accettare il ricatto, concordando l'appuntamento torinese. Ma prima di passare per via Roma, l'Acerni si è presen tato ai carabinieri dell'Oltredo ra. I militari del tenente Paolo Zito hanno confezionato la trappola per gli estorsori, finiti poi nella rete con una buona do se di ingenuità. [an. con.] «Se non paghi ti gambizziamo» Le banconote erano fotocopiate Giuseppe Pacera, 28 anni, e Italina Trevisanutto, 50 anni, sono stati bloccati dai carabinieri con I soldi del «pizzo»

Persone citate: Cota, Giovanni Cota, Giuseppe Pacera, Paolo Zito, Ventimiglia

Luoghi citati: Bar Blue, Bordighera, Camporosso, Ciriè, Sanremo, Ventimiglia