Don Carlo, e la crisi non c'è più

Don Carlo, e la crisi non c'è più Scala: tutto esaurito per i debutti di Muti, Pavarotti e Zeffirelli nell'opera verdiana Don Carlo, e la crisi non c'è più I bagarini hanno venduto i biglietti fino a 4 milioni Ambientalisti «controlleranno» le signore in pelliccia MILANO. «Don Carlo» va in scena stasera alla Scala: l'edizione dura 4 ore e 40 minuti, perciò si è deciso di cominciare alle 18, come 10 scorso Sant'Ambrogio con «Parsifal», altra opera dalla durata imponente. Tutto esaurito (almeno 250 le richieste non soddisfatte), per i debutti di Muti, Pavarotti e Zeffirelli in questa opera verdiana. Prezzi da un massimo di 1 milione e mezzo per una poltrona a 30 mila per gli ingressi in piedi. Si prevede un incasso di oltre 1 miliardo, molto superiore all'anno passato, quando la serata d'inaugurazione fruttò 880 milioni circa. «Con entrate proprie, non legate a contributi pubblici, il teatro finanzia la sua gestione nella misura del 36%», ricorda il sovrintendente Fontana. E in quest'anno in cui si chiede anche ai ricchi di dare un contributo per tentare di uscire dalla crisi, sembra giusto che chi vuole esserci paghi più del solito. Anche perché i tagli previsti dalla Finanziaria penalizzano abbondantemente gli enti lirici. ' In attesa che Riccardo Muti alzi la bacchetta sulla tragedia di potere e di amore, che Verdi ambientò nella Spagna dell'Inquisizione, ci si chiede fino a che punto 11 pubblico rispetterà l'invito di Oscar Luigi Scalfaro ad evitare gli sberluccichii. Dopo lo spettacolo, lui se ne andrà a dormire. Stando alle prenotazioni nei ristoranti, l'ossequio al suo monito si presenta molto relativo: tutto esaurito, prezzi sulle 500 mila lire a testa, chi è in vena di risparmio trova a 180 mila. E i bagarini hanno venduto biglietti fino a 4 milioni ciascuno. L'invito a un minimo di buon gusto non foss'altro per riguardo alle tante decine di migliaia di persone che stanno perdendo il posto di lavoro è stato ripetuto anche dal sovrintendente Fontana. Qualche eco, da certi ambienti della mondanità, giunge. Sembra che Marina Ripa di Meana si presenterà con un abito tutto in banconote cucite a strati, poco alla volta se le toglierà da dosso, rimanendo in microgonna. La Scala ha drasticamente ridotto gli omaggi (gli spettatori paganti saranno 1200) e organizzato un'unica cena, dedicata agli artisti (400 persone alla Società del Giardino). Alle 23,30, nella Sala Esedra del Museo teatrale della Scala, cerimonia per il conferimento della «Légion d'honneur» a Riccardo Muti. Il Maestro ne sarà insignito l'I 1 dicembre, dal ministro della Ricerca francese, Hubert Curien, per i meriti artistici e per il generoso contributo all'Istituto Weizman di scienze. La vigilia di Sant'Ambrogio è trascorsa tranquilla, ma si temono episodi di contestazione. Uno è già annunciato: come in passato, gli animalisti ripeteranno le loro proteste contro le signore in pelUccia, il loro deputato Franco Apuzzo ha annunciato che sarà spettatore, ma si limiterà ad essere tale solo «finché non vedrò una pelliccia. Margherita Boniver mi ha fatto dono di due biglietti e io parteciperò in veste di pacifico spettatore. Sono certo che l'invito di Fontana a non sfoggiare ori e pellicce sarà accolto dalle madamigelle della prima». Però altri animalisti saranno presenti per «controllare ed eventualmente additare alla pubblica opinione, vessata dalle tasse e dai licenziamenti della manovra economica, qualche irriducibile vezzosa ridondante di pelli». Il disagio vero ci sarà se sulla piazza stazioneranno lavoratori disoccupati. I cantanti arriveranno intorno alle 16,30: truccarsi è un'operazione lunga, e poi il tempo dell'attesa passa prima, se si trascorre sul posto. Il regista Zeffirelli seguirà dietro le quinte, o in camerino, davanti a un monitor. Ieri Lu¬ ciano Pavarotti, Samuel Ramey, Paolo Coni, Alexander Anisimov, Daniela Dessi, Luciana D'In tino e i loro colleghi si sono rintanati nei rispettivi alberghi; era una giornata di sole, proprio di quelle in cui è più facile prendere raffreddori. L'unico a non avere di questi problemi, Zeffirelli, se n'è andato a vedere la partita Fiorentina-Juventus. Anche Riccardo Muti non si è fatto vedere. In teatro, i funzionari erano in ufficio; in palcoscenico solo i tecnici. Ornella Rota Luciano Pavarotti e Daniela Dessi nel «Don Carlo»

Luoghi citati: Meana, Milano, Spagna