«In Italia c'è un golpe strisciante»

«In Italia c'è un golpe strisciante» Anche piazza del Gesù critica i magistrati e chiede un giurì per rinformazione «In Italia c'è un golpe strisciante» Il de Casini: si è spezzato l'equilibrio fra i poteri ROMA DALLA REDAZIONE Meno sette giorni e la tensione cresce. Il milione di italiani che andranno a votare domenica prossima per rinnovare una sessantina di Comuni e alcune Province, mai avrebbero immaginato di meritare dai grandi partiti tanta attenzione e una campagna elettorale così drammatizzata. La de, ad esempio, sostiene che siamo addirittura alla vigilia di un golpe. Anzi, il colpo di Stato è già in corso anche se i più non se ne accorgono. «In Italia è in atto una competizione per il potere che non ha precedenti - spiega Pierferdinando Casini, membro della direzione della de - e solo un cieco potrebbe non cogliere i rischi di un sovvertimento delle istituzioni democratiche. Il golpe strisciane, di cui si colgono i sintomi, non è un prodotto della fantasia» garantisce agli increduli. Per Casini il golpe sta nella rottura dell'equilibrio tra i poteri legislativo, giudiziario e esecutivo. Insomma, i giudici stanno prendendo troppe iniziative. Lo aveva già detto il socialista Craxi che governo e Parlamento «debbono ristabilire l'equilibrio» con i magistrati e la de ha subito risposto, dicendosi pronta. Lo avevano già detto i socialisti che bisogna togliere i giornali (non le tv) ai grandi gruppi di imprenditori industriali privati. Ed ecco che il de Casini va avanti e dice che «si impone» «senza ulteriori indugi», anche con norme transitorie, di impedire agli industriali di fare anche gli editori della carta stampata. Il tutto dovrebbe andare di pari passo con la vendita a privati di imprese pubbliche. Un altro de, l'on. Giuseppe Gargani, sull'onda del dibattito sulle responsabilità per il suicidio del giudice Signorino, annuncia che mercoledì prossimo il suo partito presentarà alla commissione Giustizia della Camera un progetto di legge per istituire un «giurì per l'informazione», formato da 3-5 persone «altamente qualificate» per giudicare la correttezza professionale dei giornalisti. Sono soprattutto de e psi che sembrano aver deciso di passare al contrattacco dopo i duri colpi di immagine subiti con gli arresti della settimana che si chiude. E' forte l'ansia per i risultati delle elezioni di domenica, in questa situazione. E i sondaggi non sono tali da tranquillizzare Martinazzoli e Craxi. Secondo un sondaggio Cimi pubblicato oggi da Panorama, la de perderebbe 5 punti a Varese e 3 a Monza, mentre il psi scenderebbe dal 13 al 5 per cento a Varese e dall' 11 al 6 per cento a Monza. A Reggio Calabria la de scenderebbe dal 31 al 26 per cento e il psi dal 14 al 10. E' previsto al Nord un vertiginoso aumento della Lega (a Varese, dal 28 di otto mesi fa al 40 per cento), mentre a Reggio Calabria sarebbe la Rete a salire dal 4 al 14 per cento. clemente Mastella (foto grande) Sopra, Ciriaco De Mita presidente della Bicamerale

Persone citate: Casini, Cimi, Ciriaco De Mita, Craxi, Giuseppe Gargani, Martinazzoli, Pierferdinando Casini

Luoghi citati: Italia, Monza, Reggio Calabria, Roma, Varese