Tutto spaghetti e velocità

Tutto spaghetti e velocità Tutto spaghetti e velocità «Colt» mai così bene in Coppa «No, non mi aspettavo tanto» VAL D'ISERE DAL NOSTRO INVIATO Quando ha tagliato il traguardo, ha dovuto attendere qualche secondo per realizzare che era sul podio. Luigi Colturi ha capito dalle feste che gli facevano che aveva compiuto la prima impresa della sua vita. Sceso con il n. 36, ha rischiato il colpaccio piazzandosi a 38 centesimi dal vincitore Thorsen e a 1 solo da Heinzer. Dice il valtellinese, nato a Bormio il 17 marzo 1967: «Speravo di fare bene, ma non così tanto. Gli sci erano velocissimi e ho avuto fortuna». I Colturi dello sci sono due. Il fratello minore Franco era una grande promessa ma è stato bloccato da un terribile incidente la stagione scorsa a Panorama. Ginocchio frantumato, una convalescenza lunga. Forse rientrerà fra un anno. Anche Luigi ha avuto i suoi guai, essendosi rotto una mano all'inizio dell'anno. «Gareggio da quando avevo 6 anni - dice - bevo lemonsoda, mangio spaghetti e amo la velocità». E' solido fisicamente (alto 1,80 per 80 kg), con un'unica stranezza: il soprannome «Colt», come le pistole. Oggi sulla Face de Bellevarde c'è lo slalom. Tomba ha scelto il n. 1. Così al via (manches alle 10 e 13): 1 Tomba, 2 Accola, 3 Jagge, 4 Bittner, 5 Furuseth, 6 Strolz, 7 Bianchi, 8 Staub, 9 Stangassinger, 10 Gerosa, 11 De Crignis, 12 Tritscher, 13 Girardelli, 14 Fogdoe, 15 Roth, 21 Ladstaetter, 23 Tescari, 24 Ri. Pramotton, 32 C. Polig, 34 Ro. Pramotton, 39 Weiss, 44 Ghezze. [cch.]

Luoghi citati: Bormio