Con l'Inter è pronta Ia festa per nascondere troppi guaiai
Con l'Inter è pronta Ia festa per nascondere troppi guaiai Squillaci- al posto di Fiorini, l'Ancona respira per un po' Con l'Inter è pronta Ia festa per nascondere troppi guaiai vecch?probumì dEfr. ANCONA ■ ■ IORNATA storica per Ancona e per l'Ancona: s'inaugura il nuovo stadio, il vetusto «Dorico», teatro dell'altrettanto storica promozione della squadra biancorossa in A, va in pensione. A battezzare il nuovo complesso, che è stato chiamato «Del Conerò», l'Inter seconda in classifica, l'unica squadra che sembra in grado di tener vivo il campionato dominato dal Milan. Alla nascita del nuovo stadio al grande calcio assisteranno 18 mila spettatori: quanti ne può contenere l'impianto ancora privo di una curva, quella Nord. «E' solo questione di tempo garantisce il consorzio di costruttori -, al più presto l'opera sarà conclusa. Non ci sono problemi di finanziamento, i soldi sono arrivati ma c'è mancato il tempo per completare la struttura». Costata 23 miliardi, è già fonte di polemiche per via della pista d'atletica che «allontana» troppo, secondo i critici, il terreno di gioco dalle tribune. Altre critiche: la lontananza dal centro città, circa 6 chilometri, e le dimensioni ridotte dello stadio: «Sono stati spesi un sacco di soldi per uno stadio che, anche una volta edificata la curva Nord, arriverà a contenere al massimo 25 mila spettatori: attualmente, il "Del Conerò" rimane, al pari del glorioso "Dorico", l'impianto più piccolo della serie A». Per l'Ancona, quella con l'Inter è partita decisiva: dopo la sconfitta casalinga di sette giorni fa con il Cagliari, gli uomini di Guerini hanno ormai l'acqua alla gola, un nuovo passo falso significherebbe già retrocessione quasi sicura. Però, anche i nerazzurri non si possono permettere battute d'arresto, debbono vincere, anche un pareggio è ritenuto risultato deludente, almeno alla vigilia, da Bagnoli e truppa. Il tecnico biancorosso, Guerini, è stato esplicito: «Non meri¬ tavamo di perdere con il Cagliari, speriamo che la sorte ci ricompensi adesso. Certo, il pronostico non ci concede nulla contro l'Inter, ma guai a noi se non riusciremo a ribaltarlo. A questo punto, non ci sono alternative, dobbiamo fare risultato a tutti i costi». Alla difficile situazione di classifica della squadra biancorossa corrisponde quella altrettanto complicata della società. Manca sempre il presidente, il vecchio, Camillo Fiorini, travolto dallo scandalo delle tangenti che aveva portato in carcere anche il patron Longarini, è ancora agli arresti domiciliari. A quanto sembra, nessuno vuole subentrare a Fiorini. Dovrebbe succedergli l'avvocato Antonio Squillace, attuale amministratore delegato, la persona che da quando Tangentopoli s'è abbattuta su Ancona e sull'Ancona, s'è occupato del club. Ieri l'assemblea dei soci doveva deciderne la nomina a presidente, ma la mancanza di alcuni consi¬ glieri ha fatto slittare la riunione al 21 dicembre. Però il problema vero non è tanto questo, quanto il futuro della società. Proprio Squillace, recentemente, ha ribadito a chiare lettere che sino al 30 giugno del prossimo anno l'attuale gruppo sarà responsabile delle sorti biancorosse. E poi? Il domani è sempre più incerto e non sarà sicuramente la festa dell'inaugurazione a cancellare problemi ed apprensioni. Tutto ciò non sembra aver ancora toccato la squadra che sta faticosamente cercando di salvare il salvabile, ma è chiaro che se non arriveranno almeno i risultati c'è il concreto rischio di raggiungere giugno in una situazione disastrosa. Insomma: l'Ancona non sembra interessare proprio a nessuno anche se voci (al momento incontrollabili) parlano di un possibile interessamento di una cordata di industriali del centro Italia. Adelio Pistelli
Persone citate: Adelio Pistelli, Antonio Squillace, Camillo Fiorini, Fiorini, Guerini, Longarini, Squillaci
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