Il pronto soccorso entra nelle stalle

Il pronto soccorso entra nelle stalle Il programma prevede anche l'assistenza specialistica e di laboratorio Il pronto soccorso entra nelle stalle Cuneo, il veterinario disponibile 24 ore su 24 CUNEO. Arriva il «prontosoccorso» per le stalle. Ad istituirlo - prima in Italia - è l'Associazione Provinciale Allevatori di Cuneo, «per favorire - come spiega il suo direttore, Bartolomeo Bóvetti - la corretta gestione! sanitaria degli allevamenti». Dire pronto soccorso è però riduttivo; Infatti il piano «A-Z» è un progetto vasto e coraggioso, le cui due lettere stanno per «Assistenza zooiatrica»; ma, essendo la prima e l'ultima lettera dell'alfabeto, indicano il proposito - spiega ancora Bovetti «di voler abbracciare nella loro globalità tutte le tematiche legate allo stato di salute dell'allevamento bovino e suino, fornendo un appoggio tecnico e organizzativo alrallevatore». Gli allevatori cuneesi, aderendo al Piano, ottengono questi servizi: possibilità di chiamare un veterinario 24 ore su 24; usufruire di assistenza specialistica ed esami di laborato¬ rio; farsi aiutare da un veterinario per gestire l'armadietto farmaceutico (cioè, prescrizione delle scorte, registro caricoscarico, ecc.). Presto funzionerà anche un programma di medicina preventiva, con un calendario di controlli-base per gli animali. Quanto costa agli allevatori aderire a questo programma? Nulla, almeno fino al 31 dicembre 1992, a quelli che già aderiscono al «Piano di lotta all'ipofertilità»; 3500 lire per capo agli altri. Punto chiave del piano «A-Z» sono i veterinari convenzionati, ai quali appunto gli allevatori aderenti al piano si potranno rivolgere. L'Apa di Cuneo non ha avuto difficoltà a trovarne un numero sufficiente (sono già 25), ma nella categoria è sorta una vivace polemica. Alcuni veterinari liberi professionisti, infatti, temono di perdere una parte della loro autonomia ope¬ rativa. «Ma il nostro scopo - dice Bovetti - è soltanto quello di fornire all'allevatore un servizio migliore e agli operatori sanitari l'opportunità di esercitare la professione in modo più organico, secondo criteri avanzati». Condivide il programma Mario Valpreda, responsabile dei servizi veterinari della Regione: «Operare per programmi è sicuramente più valido». Tuttavia - prosegue Valpreda - vi sono veterinari e anche allevatori che non hanno ancora capito come la nuova organizzazione veterinaria non sia semplicemente un'etichetta affibbiata al vecchio servizio di condotta: si tratta invece di un cambiamento netto di compiti e funzioni». E' quindi un importante salto culturale «non facile da digerire per alcuni veterinari». Gianni Stornello

Persone citate: Bovetti, Gianni Stornello, Mario Valpreda, Valpreda

Luoghi citati: Cuneo, Italia