Le tangenti alle Usl Ventuno patteggiano

Le tangenti alle Usl Ventuno patteggiano Condanne da otto a diciassette mesi Le tangenti alle Usl Ventuno patteggiano In ventuno hanno patteggiato ieri e hanno chiuso il conto con la giustizia. Un'altra decina concorderà la pena nei prossimi giorni, dopo aver raggiunto un accordo sul risarcimento del danno. Dei 55 imputati dell'inchiesta sulle tangenti nelle Usi compariranno in tribunale, nel giudizio ordinario, meno di una ventina. Le pene concordate ieri variano dagli otto mesi di alcuni piccoli imprenditori ad un anno e cinque mesi di carcere del funzionario dell'ufficio tecnico del Maria Vittoria Pier Giuseppe Felisio. Tutte le Usi coinvolte nell'inchiesta e la Regione si sono costituite parte civile. La Usi 4- Maria Vittoria, la più danneggiata dalle tangenti, conta di recuperare almeno un miliardo. Nell'aula al secondo piano di piazzetta della Visitazione, per l'udienza preliminare davanti al gip Gosso, ieri c'erano soltanto gli avvocati. Nessuno degli imputati di rilievo si è presentato: verso la fine dell'udienza s'è affacciato in aula qualche piccolo imprenditore, personaggi di contorno. Gli altri hanno preferito evitare ogni pubblicità. Nell'udienza precedente il pm Corsi aveva dato il suo assenso al patteggiamento ponendo però una condizione precisa: «Chi vuole patteggiare deve prima risarcire il danno». Ma come quantificare il danno? Le discussioni su questo punto hanno portato via molto tempo. Alla fine in ventuno hanno raggiunto un accordo, altri dieci proseguiranno le trattative nei prossimi giorni. Alcuni imprenditori imputati risultavano creditori dell'Usi per lavori non ancora pagati e in questo caso il gip ha acconsentito ad una compensazione tra il credito e le tangenti. Le Usi 3,4, 9 e 34 sono assistite dagli avvocati Faletti, Neppi Modona, Chieppo, Volante e Barbanti. La Regione si è costituita parte civile con l'avvocato Ferrari: «Chiediamo i danni morali, a quelli materiali ci pensano le Usi». L'avvocato Neppi Modona spera di recuperare un miliardo. Gli inizi però non sono stati dei più incoraggianti. Stamattina aveva ricevuto soltanto un assegno di 15 milioni da un piccolo imprenditore, Renato Simonelli, che ha patteggiato 8 mesi, il quale per poter lavorare al Maria Vittoria doveva fare gratis lavori per alcuni funzio¬ nari dell'ufficio tecnico. Tra gli imputati di rilievo ha patteggiato Francesco Coccia, ex amministratore straordinario dell'Usi 34 di Orbassano. Era accusato di abuso in atti d'ufficio e turbativa d'asta: ha concordato una pena di 13 mesi. Tre mesi in più per Paolo Molinari, funzionario dell'ufficio tecnico del Maria Vittoria. Gli imputati hanno disertato l'aula Anche la Regione si è costituita parte civile Da sinistra, Francesco Coccia, Pier Giuseppe Felisio e Paolo Molinari (sopra)

Luoghi citati: Orbassano