Nel gran pasticcio vince Maradona di Roberto Beccantini

Nel gran pasticcio vince Maradona LA SENTENZA DI ZURIGO La Fife crede al Siviglia, che pagherà i debiti ma non si sa come: Diego resta dov'è Nel gran pasticcio vince Maradona Dietrofront di Blatter, sconfitti Ferlaino eMatarrese ZURIGO DAL NOSTRO INVIATO Respinti con perdite. Matarrese, Ferlaino, tutti. Purtroppo Maradona continua a giocare. Il «purtroppo» è di Michele Pierro, vicepresidente federale, inviato dal grande capo a raccogliere i frutti della fugace semina di giovedì. Alla faccia. Il comitato esecutivo della Fifa boccia all'unanimità il ricorso della Figc e prende per buono il carteggio del Siviglia. Diego resta dov'è: in Andalusia. Ma Blatter non era per la linea dura? Pierro e Sica, il suo braccio destro, si guardano smarriti e corrono da un telefono all'altro. Chiama Matarrese: maledizione! E' il turno di Feriamo: sono amareggiato, è inaudito. Tre ore e mezzo di conclave, il caso Maradona al 15° punto dell'agenda, e un verdetto che, parole e musica di Pierro, è una farsa, una buffonata, una cosa poco chiara e poco seria. Ma veniamo al sodo. Niente sospensione. Il contratto resta valido. E questo perché - come spiega David Will, avvocato scozzese di Aberdeen, vicepresidente della Fifa e presidente della commissione dello statuto del giocatore - «il Siviglia ha sin qui rispettato il protocollo d'intesa versando i 3 milioni di dollari che doveva versare». E la fidejussione di 4,5 milioni di dollari da accendere presso una banca italiana di primaria importanza? Il piccolo Will si libra in un tuffo carpiato: «E' l'unica condizione che il Siviglia, non per colpa sua, ha ritardato e disatteso. Nel senso che nessuna banca italiana ha accettato di farsi garante». E così la società andalusa ha ripiegato sul Banco saragozzano. Pecunia non olet, i soldi non puzzano: possibile che Blatter conosca il latino e Ferlaino no? Ma occhio all'inghippo. Il malloppo della discordia non arriverà - se mai arriverà - diretta¬ mente dal Siviglia, come pretendeva il Napoli e come, viceversa, la Fifa esclude che fosse stato messo a verbale, bensì dalla Gestidivion (cioè Telecinco, cioè Berlusconi) e dalla Pope Establishment, ex Diarma, la finanziaria che cura l'immagine di Maradona. La Fifa, inoltre, sbandiera l'ennesimo fax: proviene dalla federazione spagnola, è giunto in mattinata, e copre - a nome del club andaluso, anche se attraverso i «terzi» di cui sopra - le quattro rate di 1,125 milioni di dollari da pagare fra il marzo '93 e il settembre '94. Will si affretta a precisare che dal 1° gennaio 1993, con l'Europa veramente unita e i mercati monetari senza più frontiere, l'avallo del Banco saragozzano avrà lo stesso peso di quello, poniamo, della nostra Banca Commerciale, istituto fra i più cari all'ingegner Corrado. Ma il Napoli se la fa sotto: ha paura che il Siviglia sia in bolletta dura e che l'intreccio Telecin- co-Pope nasconda trappole mortali. Prendiamo, per esempio, le rate: solo una, la prima, quella del 31 marzo, «cade» dentro l'impe .... gno che lega Maradona a Cuervas e Ferlaino. Ancora: la fidejussione non copre il contratto Siviglia-Napoh, come era nei patti, ma quello fra Gesti vision ed ex Diarma. E se, putacaso, i due litigano? O Diego, libero comunque U 30 giugno, scappa prima? Se a Zurigo nessuno è fesso, figuriamoci a Napoli. Pierro e Sica insorgono: «Siamo al punto di partenza, non è cambiato nulla, manca l'avallo del Siviglia, e poi cos'è 'sta storia del nuovo fax? A noi Blatter non ha detto niente». Sequestrano Tognoni, l'addetto stampa, e in¬ vocano lumi. Avutili, s'impennano: «E' vecchio come il cucco. La garanzia del banco saragozzano, in Italia, è carta straccia». «Blatter - insiste Pierro - aveva rassicurato Matarrese, non vorrei che fosse finito in minoranza». Ma si tratta di una decisione presa all'unanimità, e allora? E' una sconfitta, clamorosa e grossolana, di tutto il calcio italiano, a cominciare da Matarrese: sempre ottimista al primo minuto, e quasi mai vincitore al novantesimo. A proposito: perché è rientrato alla base? Perché non era in campo? Del comitato esecutivo della Fifa (21 membri) non fa parte nessun italiano. Lo sgorbio giuridico di Zurigo è figlio di una squallida commedia, di un garante di cartapesta (Matarrese), e di un altro di marmo (Blatter), di un presidente tentenna (Ferlaino) e di ben tre proroghe (11 novembre, 25 novembre, 4 dicembre). Blatter augura buon Natale a tutti: «Tranquilli, il Siviglia pagherà. Il prossimo punto lo faremo il 31 marzo, non prima: in caso di inadempienza, annulleremo il contratto». Bontà sua. E gli insulti di Maradona a Matarrese (sul Pais di Madrid)? Il segretario generale allarga le braccia: «Tonino non mi ha chiesto d'intervenire, e se non me lo chiede lui come faccio a prendere dei provvedimenti io?». Inutile scrivere si salvi chi può: tanto, non si salva nessuno. Artemio Franchi, da lassù, perdonali. Roberto Beccantini .... Maradona (foto) e il Siviglia battono Ferlaino e il Napoli; la Fifa non ha riscontrato nel comportamento del club andaluso gli estremi per l'annullamento del contratto

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