Baggio corre a rapporto

Baggio corre a rapporto Il fantasista bianconero ieri a Torino dopo le polemiche sul contratto e le dichiarazioni rilasciate in tv Baggio corre a rapporto Faccia a faccia con Trap e Boniperti TORINO. Roberto Baggio è apparso alle 10,15 di ieri al centro Sisport di Orbassano a bordo di un'auto targata Firenze guidata da un amico. Soltanto un'ingenuità o siamo alle prese con un altro piccolo sgarbo del Fenomeno, alla vigilia della partita tradizionalmente più ricca di tensione per la Juve? Concediamogli la buona fede, diversamente saremmo di fronte a un colpo da grande artista, una perfidia sottile e penetrante, un attentato al fegato di Boniperti. Che non ha visto, ma certamente ha saputo. Robi si è catapultato negli spogliatoi, evitando microfoni dì reti pubbliche e private. Domanda: possibile che ogni volta che parli nasce un pasticcio? Risposta-sberleffo: «Per questo non parlo più». Ma intanto continua a far discutere, al punto che della trasferta di Firenze, altra tappa a rischio per la Juve dopo il derby e il Milan, si è cominciato a parlare soltanto ieri. Guarda caso, partendo da Baggio. Trapattoni l'ha tenuto a rapporto prima dell'allenamento, gli ha ribadito il proprio punto di vista, non ha sfiorato gli aspetti contrattuali della vicenda, ma soltanto quelli umani. Non risulta che gli abbia fatto coccole. Poi partito il Fenomeno con destinazione piazza Crimea, piano primo, ufficio di Boniperti, il Trap ha chiarito alcuni concetti che devono stargli molto a cuore. Poche parole, però ben mirate. Una conferma che il tecnico bianconero non ha la lacrimuccia facile e ama parlare chiaro, soprattutto a quei giocatori che portano in giro per il mondo l'immagineJuve. Severo il Giuan: «Con Baggio c'è un rapporto di grande chiarezza, impostato sulla massima civiltà. Non parliamo mai dei suoi interessi privati, quelli li discute altrove. Ma per il resto ci diciamo tutto, non dobbiamo leggerci sui giornali. Le polemiche vengono fuori quando lui non c'è. Succedeva cosi anche con Platini e Matthaeus. Detto questo, Roberto sa che se non è contento può andarsene. Qui non c'è dittatura. Io credo, però, che lui ci tenga a restare. E io ci tengo che resti. Ma se divorziano marito e moglie, non possono farlo società e calciatori?». Chissà se un'ora più tardi anche Boniperti gli ha ripetuto più o meno le stesse cose. Attorno agli incontri con il grande capo c'è ogni volta un alone di mistero. Non sono sempre frutto della fantasia, ma vengono spesso etichettati come tali. Baggio, o forse il suo fantasma, chissà, ieri si è materializzato nella sala dei trofei, all'ora di pranzo. Mezz'ora in tutto, per spiegarsi con molta franchezza e rimandare ad altra data la discussione degli aspetti più spinosi della vicenda. Poi via verso Caldogno, mentre Boniperti è partito per Barengo. Lunedi il Fenomeno tenterà di riprendere la preparazione dopo un altro controllo radiografico al costato dolorante. Il suo recupero per Foggia è molto improbabile, anche se Baggio ci terrebbe a giocare per non rischiare l'esclusione dalla Nazionale. Ma siccome non si vive di solo Baggio, Trapattoni non dimentica che la Juve si presenta domani a Firenze per quella che lui ha definito «una trasferta ostica e astiosa». L'assenza di Codino potrebbe servire a rendere meno rovente l'atmosfera? Il Trap stizzito: «Sono discorsi superati. E poi non c'è soltanto la solita banda di ragazzotti. Un giorno prevarrà il buon senso, Non so quando, ma ci credo». E tanto per gradire ecco un'altra sberla a Baggio: «La vi¬ cenda legata al suo contratto non ci ha agevolati. In mezzo a tente chiacchiere si sono persi perfino i meriti della squadra, che contro il Milan mi è piaciuta parecchio. Ecco, a Firenze vorrei vedere la stessa convinzione di domenica scorsa». Ma Trapattoni dovrà fare i conti con l'emergenza. Quattro assenti illustri: Baggio, Platt, Julio Cesar e Carrera. Difesa da costruire, quindi, con De Marchi che si inventa libero e Marocchi restituito al ruolo di terzino di fascia. Nel fare la conta dei disponibili, il Trap si è accorto che invece Conte e Galia sono recuperabili. Un bel vantaggio ritrovare questi uominidiga, per avere in campo «una Juve quadrata». E Di Canio? «Si rassegni, ogni squadra ha giocatori scontenti». Fabio Vergnano Il tecnico: se resta è meglio, e credo che anche Roberto la pensi come me Baggio, avviato verso la guarigione, lunedi farà un esame radiografico poi riprenderà gli allenamenti; Trapattoni (foto a sinistra) difende i meriti della Juve: «Le chiacchiere attorno a Robi hanno messo in seconda linea la prova positiva contro il Milan»

Luoghi citati: Barengo, Caldogno, Firenze, Foggia, Orbassano, Torino