IL SEGRETO DEI SUICIDI ECCELLENTI

IL SEGRETO DEI SUICIDI ECCELLENTI IL SEGRETO DEI SUICIDI ECCELLENTI UN altro suicidio. La lugubre serie si allunga e accresce il nostro sgomento. Ormai con tutte le inchieste in corso per tutti i reati possibili e impossibili nel caos di una politica impazzita o tanto furba da simulare la pazzia, i suicidi intervengono come assurde conseguenze di qualcosa che ci sfugge. Cos'è diventato questo Paese se nessuno di coloro che si ammazzano, pur proclamandosi innocenti, pare aver la voglia, il coraggio di difendersi o di potersi difendere dalle accuse, e queste accuse non vengono neppure chiarite, completate, giustificate, ma conservano i loro dubbi, i loro misteri in grado di avvelenare ulteriormente l'aria già inquinata da sospetti e smentite formulate come insidiose conferme? Che Paese è questo in cui viviamo? E' vera vita? O è semplicemente l'attesa di venire, coinvolti in qualche modo penalmente? Subito dopo che il Tg2 aveva dato la notizia del suicidio del giudice Signorino, il direttore di quel telegiornale, Alberto La Volpe, è apparso sul piccolo schermo con la faccia giustamente angosciata, ma per presentare un'accusa. L'accusa contro la stampa, e specificatamente «l'Unità», di aver divulgato il nome del giudice accusato da uno dei tanti pentiti alla ribalta in questi gior ni. E' vero, l'informazione 1 mezzo stampa come a mezzo televisione (questo dobbiamo pur dirlo non per rispondere all'accusa del direttore de Tg2, ma per semplice completezza d'informazione) non se la cava troppo bene in que sti giorni, ha molte responsabilità. Ma la responsabilità maggiore è di quanti, per vana gloria, interesse o cupio Oreste del Buono I CONTINUA A PAGINA 2 PRIMA COLONNA

Persone citate: Alberto La Volpe, Oreste Del Buono