Si spara il giudice accusato dal pentito

Si spara il giudice accusato dal pentito Palermo, Signorino si è ucciso dopo una telefonata misteriosa. Martelli: basta fughe di notizie Si spara il giudice accusato dal pentito mo\ PALERMO. Sospettato di collusione con la mafia, il sostituto procuratore generale Domenico Signorino si è ucciso ieri mattina, nella camera da letto, con un colpo di pistola a una tempia. Ha lasciato una lettera: «Sono innocente». Ad accusarlo era stato Gaspare Mutolo, ex autista di Salvatore Riina. Tutto è avvenuto senza testimoni. Il giudice era tornato a casa dall'ufficio, in anticipo, dopo aver ricevuto una telefonata misteriosa. Il giorno prima era stato interrogato, e la sua posizione di indagato si era alleggerita. Una morte inattesa, avvenuta nel silenzio della casa. Eppure, il suicidio ha avuto un effetto devastante, suscitando dolore, ira, rabbia e scatenando polemiche roventi. Ha spaccato Palermo: chi insiste nei sospetti, anche a costo di apparire impietoso, chi individua la causa di tutti i mali nei giornali, imputati numero uno anche per il direttore del Tg2, Alberto La Volpe. E il ministro di Grazia e Giustizia Claudio Martelli annuncia: fermeremo le fughe di notizie. servizi alle pagine 2, 3 e 4 I giudice Domenico Signorino

Persone citate: Alberto La Volpe, Claudio Martelli, Domenico Signorino, Gaspare Mutolo, Salvatore Riina

Luoghi citati: Palermo