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Usl 4, i primari scendono in campo Oggi un'assemblea dei camici bianchi Usl 4, i primari scendono in campo Gli ospedali Maria Vittoria e Amedeo di Savoia sono sull'orlo di una crisi senza precedenti. La denuncia è dei primari dell'Usi 4. Oggi, alle 12, i camici bianchi si riuniranno nella palazzina uffici di corso Tassoni. Sul tavolo, le stesse richieste fatte un mese fa al presidente della giunta regionale, Gian Paolo Brizio, e all'assessore alla Sanità, Eugenio Maccari: sostituzione dei funzionari coinvolti nell'inchiesta del giudice Corsi, temporaneo accorpamento della struttura con una Usi «sana», avvio di un programma di riorganizzazione a lunga scadenza. Richieste rimaste sulla carta, nonostante i sorrisi e le promesse di interventi risolutivi avessero fatto pensare a un loro diverso sviluppo. Ora, stanchi e forse anche un po' sfiduciati, i primari tornano alla carica. Nuova riunione, nuova conferenza stampa, nuovo documento contro la malasanità. Con quali obiettivi? Un mese fa, questi professori avevano minacciato di «marciare» sui palazzi della Prefettura e della Procura della Repubblica. Avevano fatto la voce grossa: «La Regione non rimuove il personale finito in galera nonostante vi sia una legge, quella sulla incompatibilità ambientale, che consente questi spostamenti di personale. Inaudito». E avevano concluso: «Se le cose non dovessero migliorare, utilizzeremo tutti gli strumenti in nostro possesso per ridare funzionalità all'Usi. Nel rispetto del nostro lavoro, e del diritto dei malati a essere curati». E' passato un mese. Le cose non sono affatto migliorate, anzi. Sono, se possibile, peggiorate. Dopo le annunciate dimissioni del commissario straordinario, Giorgio Grando, che il 31 dicembre farà ritorno nella sua Borgomanero, anche la coordinatrice sanitaria dell'Usi, Alessandra Gallo, ha dato forfait. E entro la fine del mese molte figure professionali andranno in pensione, lasciando vacanti altri posti-chiave nell'organigramma tecnico-amministrativo del Maria Vittoria e dell'Amedeo di Savoia.