Strage di bimbi in Bosnia

Strage di bimbi in Bosnia EX JUGOSLAVIA A Tuzla colpiti dalle bombe serbe mentre giocavano: cinque morti Strage di bimbi in Bosnia La Conferenza dei Paesi islamici chiede alle Nazioni Unite un'azione militare In allarme anche l'Ueo, ma Varice insistè: da escludere un intervento armato ZAGABRIA NOSTRO SERVIZIO Un nuovo massacro di innocenti in Bosnia. Otto persone, tra cui cinque bambini, sono state uccise dalle granate che le truppe serbe hanno sparato ieri nel centro di Tuzla. Trenta micidiali ordigni dal calibro di 150 millimetri sono esplosi nelle strade più affollate della città centrando un gruppo di bambini che stavano giocando. Più di 20 ragazzini sono rimasti gravemente feriti. Molti hanno avuto gambe e braccia maciullate. Altre 6 persone adulte sono in fin di vita all'ospedale. Dopo l'allarme chimico degli scorsi giorni, rivelatosi infondato, la città della Bosnia Nordorientale che da sette mesi è sotto l'assedio dei miliziani serbi ha vissuto ieri la sua più grande tragedia dall'inizio della guerra. L'attacco dei serbi è giunto improvviso, nell'ora in cui la gran parte degli abitanti di Tuzla, compresi migliaia di profughi rifugiati in città, erano fuori casa, alla ricerca di viveri. Erano usciti anche i bambini desiderosi di giocare all'aria aperta dopo mesi di reclusione forzata nelle cantine buie e fredde che vengono utilizzate come rifugi. Nessuno poteva immaginare la strage che sarebbe accaduta da lì a poco. La I popolazione di Tuzla è ancora sotto choc. La gente incredula si reca sul luogo dell'eccidio. E' il lutto più grave che ha colpito la città dall'inizio dei combattimenti. L'offensiva serba continua in tutta la Bosnia Nord orientale, le cui città sono bombardate a tappeto dall'artiglieria pesante. I miliziani cetnici vogliono aprire ad ogni costo il corridoio che collega questa parte della Repubblica con le cosiddette krajine, le regioni che sono state occupate dalle truppe serbe all'inizio degli scontri. Gli attacchi sono ripresi anche a Mostar, dove nei bombardamenti di ieri hanno perso la vita due civili. Ma i combattimenti infuriano lungo i fron¬ ti di Olovo, all'Est, e di Bihac all'Ovest. I serbi sono infatti decisi a realizzare il loro piano che prevede l'occupazione del settanta per cento del territorio bosniaco, spazzando le ultime sacche di resistenza per poter isolare completamente le terre che hanno conquistato. Mentre dall'Arabia Saudita, dove si è tenuto il summit della Conferenza dei Paesi islamici, piovono richieste di un intervento militare da parte dell'Orni, il copresidente della conferenza di pace sull'ex Jugoslavia, Cyrus Vance, ha escluso ancora una volta la soluzione militare, opponendosi inoltre alla richiesta di mandare armi alla Bosnia affinché possa difendersi dall'aggressione serba. Intanto, però, il Parlamento dell'Ueo ha chiesto ai Paesi che fanno parte di questa organizzazione di prendere in esame la possibilità di un intervento militare. Ittgrid Badurina

Persone citate: Cyrus Vance

Luoghi citati: Arabia Saudita, Jugoslavia, Zagabria