«Sciopero generale? Un'arma superata»
«Sciopero generale? Un'arma superata» Vittorio Foà ai sindacalisti della Fim-Cisl «Sciopero generale? Un'arma superata» Saletta affollata, occhi attenti, silenzio. I delegati Fim-Cisl non si perdono una virgola di Vittorio Foà, giunto nella sede Cisl di via Volturno a parlare di sindacato, di crisi, di speranze. Torinese, antifascista, in Parlamento nei giorni della Costituente, tra i fondatori del partito d'azione, poi nel psi insieme con Riccardo Lombardi, quindi fondatore del psiup (partito socialista di unità proletaria), una parentesi con dp e poi l'accostamento al pei. Exsegretario della Cgil e della Fiom, una vita vissuta a sinistra, navigando e ormeggiando là dove la sua idea di una «sinistra diversa» lo spingeva di volta in volta. Foà ha 82 anni e sulle spalle un'esperienza sindacale vissuta intensamente. I sindacalisti di oggi gli chiedono consigli, suggerimenti per affrontare questi momenti difficili. Foà parla e affronta i problemi sulla democrazia interna al sindacato: «Per quali ragioni - dice ci si oppone alla totale libertà di voto dei lavoratori? C'è un'idea sbagliata: si pensa che i lavoratori siano tutti estremisti ma non è vero». Poi i problemi dell'organizzazione, dell'apparato: «Penso che il primato dell'organizzazione che c'è soprattutto nella Cisl non ha più motivo di essere. Sento tanto parlare di unità, ma l'unità non è un presupposto, bensì una ricerca continua». Lo sciopero generale? «Non lo vedo più come strumento di lotta». I sacrifici, l'emergenza? «Il risanamento è necessario e purtroppo un risanamento è sempre iniquo». La Confindustria? «Non ha nessun diritto di essere arrogante. Noi abbiamo tante colpe e abbiamo il coraggio di riconoscerle, riconoscano le proprie anche gli industriali», [e. baci Vittorio Foà torinese 82 anni è stato segretario della Cgil e della Fiom. Ha partecipato attivamente anche alla vita politica come parlamentare
Persone citate: Foà, Riccardo Lombardi, Saletta, Vittorio Foà
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