Le gaffes di Focolari si fanno in quattro di Curzio Maltese

Le gaffes di Focolari si fanno in quattro TIVÙ' E SPORT Le gaffes di Focolari si fanno in quattro IL ritorno dello sci in televisione è sempre una festa. I colori intensi, la neve bianchissima, la suspense degli intertempi, lo spettacolo delle uscite di pista. Soprattutto di questi tempi, con un campionato di calcio mezzo deciso e accerchiato da avvoltoi, lo sci è una via di fuga, lontano dalla claustrofobia di studi e stadi, all'aria pura e alla luce della montagna. Ma poiché le gioie vanno dosate, la Rai fa coincidere da qualche anno l'avvio della stagione sciistica con l'avvento di Furio Focolari. Di Focolari, onestamente, non si vorrebbe più parlare male. E' banale, ripetitivo, scontato. Ogni anno le sue telecronache fanno il pieno di critiche. E l'anno dopo i dirigenti della Rai, per limitare il danno, gli affiancano un nuovo collaboratore. Per l'ultimo weekend del Sestriere erano in quattro. In pratica, uno per ogni paletto. Oltre a Focolari, c'erano Pierino Gros, che continua incomprensibilmente a lanciarsi in sballatissime previsioni in corsa, più gli intervistatori Ivana Vaccari e Carlo Gobbo. Come insegnano tutti i manuali di gestione aziendale, quando i «quadri» crescono a dismisura si rischia il collasso. Così un'impresa che parrebbe a prima vista semplice, la telecronaca di due manches di slalom speciale, s'è trasformata in una vera via crucis tecnologica. Collegamenti interrotti, interviste troncate a metà, microfoni muti, telecamere ribelli. In tutto questo, va detto, la colpa del Focolari è stata minima. A voler proprio cercare il pelo nell'uovo, lo si potrebbe rimproverare di eccesso di retorica mista a 1 terrificante banalità («Oggi è I importante stabilire questo: nello sport si vince ma anche si perde», dopo la caduta di Tomba). Oppure dell'ostinazione con cui continua a sbagliare la pronuncia dei nomi, anche italiani. Tescari diventa «Tascari». De Crignis ormai rassegnato da anni è «De Grignis». Ma è già tutto agli atti da tempo. Di chi sono allora le colpe? Ivana Vaccari a un certo punto, domenica scorsa, ha additato al pubblico ludibrio il delegato internazionale, colpevole di averle strappato dal microfono il vincitore. «Non è facile lavorare così» ha detto. E> Focolari, al volo: «Colgo una nota di amarezza nelle tue parole, Ivana. E allora diciamo pure che...» e giù con una serie di critiche serratissime all'organizzazione. Un momento di toccante solidarietà tra telecronisti. Ma aspettiamo a dare giudizi. Focolari, come Avanzi, deve ancora rodare le battute. Nel frattempo è venuta l'ora di aggiustare la mira, prima che a seguire lo sci la Rai mandi interi torpedoni di inviati. Focolari è bravissimo e se la cava anche da solo. I telespettatori, anche. Per il resto della settimana, una sola novità. Che poi è un ritorno al passato: la Gialappa's in seconda serata. Sembra una sciocchezza ma tornati nell'alveo naturale i tre satiristi del pallone hanno ritrovato idee e battute. Il gioiello resta sempre Riccardo Pangallo che stavolta ha doppiato in livornese un monomaniaco Arrigo Sacchi. Ma anche l'instant blob sul Processo, col finto stupore di Biscardi di fronte all'irruzione di un tifoso chiaramente preordinata, era davvero memorabile. Curzio Maltese sse^j

Luoghi citati: Sestriere