«La colpa non è del virus»

«La colpa non è del virus» «La colpa non è del virus» Eia tesi di Duesberg scatena una guerra ,„ c.-jo^i'njj ìfigaqa'I li- - i ROMA. Nella giornata mondiale contro l'Aids non è mancata l'ennesima polemica, sul ruolo del virus Hiv nella malattia^ tra il virologo americano Peter Duesberg, dell'Università americana di Berkeley, e l'esperto italiano di Aids Fernando Aiuti, nel corso della trasmissione di lunedì sera «Maurizio Costanzo Show». Ripetendo quanto aveva affermato più volte in passato, nonostante le critiche dell'intera comunità scientifica, Duesberg ha detto che il virus dell'Hiv non è la causa dell'Aids - nell'88 si era dichiarato pronto a farsi iniettare nel sangue una coltura di Hiv, se fosse stata accertata l'assenza di altri «agenti» oltre quel virus - e che, pertanto, le terapie a base di Azt sarebbero «pericolose» perché uccidono inutilmente alcune cellule del sistema immunitario. Duesberg si è rivolto in trasmissione ad una donna sieropositiva mettendola in guardia sulla terapia con l'Azt. Le sue affermazioni hanno provocato l'immediata reazione di Aiuti, che ha invitato il collega americano (di origine tede- sca) a non rivolgersi direttamente ai pazienti con queste «false indicazioni», ma a discuterne esclusivamente con specialisti. Sulla presunta pericolosità dell'Azt, Aiuti ha ricordato che gli studi sull'efficacia di terapie a base di Azt hanno evidenziato da ormai cinque anni che esistono margini reali di miglioramento nelle condizioni dei pazienti. L'immunologo ha ipotizzato gli «estremi di reato» per chi dice che l'Hiv non è pericoloso. «In questo modo si contribuisce ad aumentare la strage, perchè si dà mia disinformazione che è contro l'informazione della scienza medica e dell'Oms». Gli ha fatto eco Visco: «Sarei disposto a denunciare Duesberg, perchè ha dato un'informazione che è contraria all'evidenza scientifica». Peter Duesberg, virologo di una delle più celebri università californiane, membro dell'Accademia delle Scienze, non può più circolare a piede libero, secondo i suoi colleghi italiani. Fernando Aiuti e Giuseppe Visco, virologo dello Spallanzani, intenderebbero procedere legalmente nei suoi confronti. Lo hanno ribadito durante la manifestazione a piazza Colonna, dopo aver distribuito volantini e fumetti davanti alle scuole, in particolare quel «Lupo Alberto», di Guido Silvestri, in arte Silver, destinato agli studenti e mai giunto nelle aule a causa di censure e remore. Duesberg, un tempo valoroso ricercatore, è ora bollato di eresia. A sostegno delle sue tesi, il biologo si appoggia a Lue Montagnier, il virologo del Pasteur che isolò il virus nel 1984. «Montagnier, però - ricordano Visco ed Aiuti -, sostiene che il gìfigaqa'I li- - i - • «■••fi tir: . virus è aiutatola alcuni "cofattori", ma non si è mai sognato di affermare che non sia la causa dell'Aids. In questo senso, ha anche escluso che esista un terzo virus. C'è una sindrome da immunodeficienza senza Aids, di cui sono stati notificati 70 casi all'Oms. Ma non ha carattere di epidemia e colpisce persone che sono affette dalla tbc, che determina difetti immunitari. In gioco ci sono anche altre infezioni». Secondo i due scienziati italiani, componenti della commissione nazionale per l'Aids, «Peter Duesberg dovrebbe essere radiato dal mondo della scienza». Quali siano le motivazioni che inducono il virologo americano ad attestarsi su queste posizioni non è chiaro. Secondo Aiuti e Visco «si tratta di un pazzo». Ma poiché egli propugna che l'Azt è nocivo, secondo Aiuti «probabilmente esisterà un qualche legame con una industria farmaceutica concorrente». Anche se, almeno per ora, non risulta che Duesberg abbia mai propagandato altri farmaci. [r. cri.] Il ministro della Sanità De Lorenzo,è polemica sulle campagne di prevenzione Aids

Luoghi citati: Berkeley, Lue Montagnier, Roma