«Caro Giovanni, ce la faremo»

«Caro Giovanni, ce la faremo» SPERANZA «Caro Giovanni, ce la faremo» Eccole lettere all'«albero di Falcone» Rimarrai sempre nel nostre cuere «Giudice Falcone stavi per salvare la Sicilia e anche tutta l'Italia. Nel giorno della tua uccisione, di quella di tua moglie e della scorta, il nostro cuore è rimasto pieno di rabbia e ti vogliamo dire tutti che rimarrai per sempre nei nostri cuori. Mai nella storia del nostro sfortunato popolo "tanti dobbiamo tanto a così pochi"». Due amici Ricorderemo il tuo sorriso «A Falcone perché lassù, lontano da questa Sicilia che l'ha offeso e umiliato, possa trovare un popolo più civile che abbia il coraggio di lottare per vivere e di vivere per lottare. Perché lassù qualcuno ascolti le sue parole e ringrazi con gioia il suo sorriso sornione. Un sorriso che non dimenticheremo» Stefania e Giancarlo Sei morto per noi «Falcone è morto e noi sappiamo il perché, ma secondo me la colpa è nostra, che accettiamo la delinquenza in mezzo a noi. E' stato il popolo che ha accettato la mafia e la morte del nostro protettore Falcone, che era l'unico in grado di aiutarci e di demolire la mai'ia. La morte di altri magistrati ci ha sconvolto, ma la sua morte ci ha distrutto. La morte di Falcone per noi è stata la rovina». Anonimo Questa città non vi meritava «Giudice Falcone, agente Schifano, agente Dicillo, agente Montinari, signora Morvillo, questa città non vi meritava ma gli uomini onesti non vi dimenticheranno mai. Per me siete ora vivi!!! Con voi parliamo più ora che prima. E non sarà più sera se, ogni dì, tramite voi, sale a Dio una preghiera. Perché si realizzi nella nostra terra PALERMO I PRIMI furono due ragazzini del palazzo ac■ canto. Deposero un mazzo di garofani nell'aiuola a due metri dalla soglia della portineria dell'edificio in cui Giovanni Falcone e la moglie Francesca Morvillo abitavano in via Notarbartolo. Nei minuti successivi, appena la notizia della strage si diffuse da un punto all'altro della città, furono in migliaia ad accorrere portando fiori e appendendo messaggi sul tronco del Ficus Magnolides di fronte al portone dello stabile. Alto circa 12 metri, è diventato per tutti l'«Albero Falcone», un simbolo della città e di quanti si oppongono alla violenza dei boss e alle oscure trame di mafia, politica. l'attesa Primavera». Anna La tua lezione vivrà sempre «Il tuo insegnamento non potrà mai essere ucciso. Giovanni e Paolo, vi ricorderò sempre». Giuseppe Ragazzi di Palermo il Nord piange con voi «A scrivervi è una ragazza del Nord, quel Nord laborioso e chiuso nel suo efficientismo, oggi scosso alle radici dal terremoto tangenti. Non c'è Nord, non c'è Sud quando allora ci sono in gioco denaro e potere, allora cadono tutte le barriere E ora l'albero di Falcone diventa un libro, un volume nel quale sono raccolte le centinaia di pensieri, messaggi, testimonianze che la gente ha attaccato al tronco. Realizzato per iniziativa del ministero di Grazia e Giustizia, U libro sarà presentato a Palermo, il prossimo 10 dicembre, dal ministro Claudio Martelli al teatro Politeama. Il Consiglio di presidenza dell'Assemblea regionale siciliana ha già sottoscritto l'acquisto di 2000 copie del libro ed ha deliberato di devolvere la somma di 50 milioni di lire all'istituenda Fondazione Falcone-Morvillo. Pubblichiamo alcune lettere e disegni tratti dal libro, che sarà presentato sulle pagine di «Epoca» in edicola domani. [a. r.] geografiche, così come cadono di fronte a tanto orrore... Ragazzi di Palermo, non siete soli, anche il Nord piange, piange l'uomo, piange il giudice, piange quegli ideali andati in frantumi con mille chili di esplosivo... Continuiamo tutti a gridare BASTA!». Laura (Vicenza) Per i siciliani tu sei un eroe «Io credo che chi ti ha ammazzato sia un mascalzone, perché non te lo meritavi. Eri una persona molto buona, perché tu volevi far arrestare tutti i mafiosi, ma purtroppo ti hanno ucciso. Falcone, noi veniamo a farti visita e ti porteremo pure un fiore... Perché per tutti i siciliani e per me tu sei un eroe». Cristian Non avevi paura di niente «Un giudice come Falcone non ce ne sarà mai... così coraggioso che non aveva paura di niente. Falcone, Falcone, perché te ne sei andato?» Francesca Ti sei sacrificato per il nostro futuro «La persona Che adesso non c'è più si era sacrificata per noi, per non esserci più Mafia, per farci vivere sempre un futuro più bello». Pamela Svegliati mia città «Tace la mia città nel silenzio della notte: malinconica, deserta. Tra poche e opache luci, i nostri cuori sono più tristi e tetri... Città affranta, città perduta, sconvolta, insanguinata, quanto sei mutata... Svegliati mia città! Dimmi che tornerà la pace. I nostri figli allora avranno nuova aurora e noi con lor risorgeremo al sole della vita!». Giuseppina Lotterò porte «Caro Falcone, dopo la morte di Borsellino sento il coraggio che mi abbandona. Io sono di Roma, ma di sangue siciliano... Ho sempre avuto voglia di combattere, ma ho paura. Ho paura che la Mafia sia troppo forte. Grazie a te, alla tua morte, a quella di Borsellino ho capito che la mafia è complice dello Stato e viceversa... Voglio lottare, Giovanni, per te e per Paolo, che ormai siete diventati degli eroi per me». Cristina Tu hai cambiato la nostra cara terra «Noi addolorati, con affetto ti pensiamo sempre, tu da circa undici anni hai sempre difeso i poteri della giustizia contro la mafia. Non dimentichiamo che tu hai cambiato la nostra cara, bellissima Sicilia. La notte della tragedia il nostro cuore batteva addolorato. Un carico di tritolo ha tolto la vita all'uomo che rappresentava l'aspetto positivo della nostra Sicilia... Speriamo che questo messaggio serva a far capire a chi legge la nostra speranza di vivere in un mondo migliore». Gaia, Stellamarina Ilenia, Alessandra Seguiremo il loro coraggio «Avete ucciso i loro corpi ma il loro coraggio continuerà a segnarci la via da percorrere. Vinceremo. Viva Falcone» Anonimo E' stato ttato la stro pro l'i A sinistra un'immagine dell'Albero di Falcone, che si trova di fianco al portone di ingresso della casa dove il giudice viveva a Palermo assieme alla moglie Di fianco e sopra alcuni dei biglietti lasciati nei mesi scorsi a Palermo da gruppi di .ragazzi per testimoniare il loro affetto al giudice ucciso dai boss