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Dopo 23 anni è ora di cambiare COM'ERA PRIMA &EL '68 Dopo 23 anni è ora di cambiare «Ma il vero problema è riformare la scuola» SROMA I', dopo 23 anni è ora di cambiare. Luciano Corradini, professore di Pedagogia generale alla Terza Università di Roma e vicepresidente del Consiglio nazionale della Pubblica Istruzione, concorda col ministro Jervolino. «La formula introdotta nel 1969 doveva essere "sperimentale", in attesa dei cambiamenti complessivi della scuola media superiore. Si presentava proprio come un primo segno di buona volontà. Il blocco successivo della riforma ha reso sempre più intollerabile questo modello di. maturità, che ha finito per compromettere la stessa qualità un po' vecchiotta dei programmi. Ritornare allo studio di tutte le materie e valorizzare il ruolo degli insegnanti di classe consente di preparare la secondaria superiore alla applicazione dei nuovi programmi predisposti dalla Commissione Brocca, per ora introdotti solo in via sperimentale. Può essere un primo mutamento, in termini di maggiore serietà e coerenza tra il momento dello studio e quello della valutazione finale». Eppure, la maturità del '69 venne accolta quasi come una liberazione... «Sì; non solo dal mondo studentesco, ma da tutti coloro che vedevano negli esami di maturità secondo la formula gentiliana il principale strumento di selezione di classe. Offrire una possibilità di scelta da parte degli studenti e limitare il numero di materie sembrava valorizzare il protagonismo giovanile, l'azione di programmazione dei consigli di classe e la qualità degli apprendimenti in vista di una assunzione di responsabilità per la futura carriera». Non c'è il rischio di ripetere anche oggi lo stesso errore? «Nei prossimi giorni, quando D disegno di legge del ministro Jervolino arriverà sul tavolo del Consiglio nazionale della Pubblica Istruzione formuleremo il nostro parere. Poi, toccherà al Parlamento fare la sua parte». Ritiene che le proposte della Commissione Brocca potranno diventare legge senza tante resistenze? «Il lavoro fatto dalla Commissione, dove erano rappresentati studiosi di tutti gli orientamenti è ciclopico. Certo, non la Bibbia. Ma i problemi aspettano e se non si vuole ricominciare tutto da capo...». Mario Tortello