«Le polemiche coi vescovi? Forzature» di G. San.

«Le polemiche coi vescovi? Forzature» MARIOTTO A TORINO «Le polemiche coi vescovi? Forzature» TORINO. In visita al Cottolengo al mattino. A Cbieri con gli allievi della scuola di padre Sorge in serata. Mario Segni attaccato dai cattolici e dal quotidiano dei vescovi «L'Avvenire», a Torino, è ospite di sedi «cattolicissime». «Adimostrazione - dice - che le polemiche feroci tra me e la gerachia ecclesiastica sono "forzature". C'è un dibattito, certo. Un confronto necessario per cercare il nuovo». Segni sbarazza subito il campo da «possibili equivoci elettorali. A Fiumicino - precisa - abbiamo presentato lista non contro la de, ma contro Sbardella». E a Torino? Se la crisi mu¬ nicipale non si risolvesse, i «Popolari» saranno in corsa ad un eventuale apertura anticipata delle urne? «Speriamo che la crisi torinese si risolva. Diversamente valuteremo». Segni conferma che il movimento si sta organizzando. Afferma che vuole stare dalla parte della gente e non dei partiti. Poi la cena a Villa Sassi con Umberto Agnelli e il figlio Giovanni, l'amministratore delegato della Fiat, Cesare Romiti, il responsabile delle relazioni esterne Fiat, Cesare Annibaldi, il sindaco e il prefetto di Torino. Dopo, il caffè con il presider e della Fiat Giovanni Agnelli. [g. san.]

Persone citate: Cesare Annibaldi, Cesare Romiti, Giovanni Agnelli, Mario Segni, Sbardella, Umberto Agnelli

Luoghi citati: Cbieri, Torino