Panelli: torno intve sarò Marzullo

Panelli: torno intve sarò MarzulloIncontro con l'attore che dal 12 dicembre, su Raitre, parteciperà a «Magazine 3» Panelli: torno intve sarò arzulloM Farà i personaggi di oggi, Funari e Mengacci «Baudo è un grande presentatore, amo Derrick» ROMA. Quando appare dentro quale) ìe spezzone del «come eravamo cv», mette allegria. La sua è una comicità essenziale, fatta di gesti rapidi come stoccate e occhiate ammiccanti. Paolo Panelli nella tv in bianco e nero al centro d'un palco senza orpelli, col microfono dal filo lungo, era un padrone della scena. Piccolo grande Paolo, con quella voce di testa e di naso portata ad un'ottava più alta del normale che chiedeva aiuto al maestro: «Caanforaa!». Panelli ne ha vissuta di televisione, dagli Anni Sessanta. «Nun me conoscete? Me chiamano er James Bond de' mercati generali: ci ho il banco 007, licenza di vendere. So' Cecconi Bruno». Poi la bravissima moglie Bice Valori muore, e lui negli anni successivi macina silenzio. Dal 12 dicembre torna in tv con «Magazine 3», il rotocalco contenitore della domenica pomeriggio di Raitre. Coglierà vizi e piccole manie. «Niente imitazioni, però, quelle le lascio agli altri che le fanno bene. Io farò il verso a personaggi tipo Marzullo, Funari, Mengacci». Paolo Panelli-un po' Marzullo intervisterà la portinaia, l'idraulico, il pensionato. Lei, Panelli, tanto marzullo non è. Che cosa l'ha fatto decidere a ritornare in scena? Era stufo di rimpianti? «Che vole, signore mio, i tempi cambiano». Come trova la tv d'oggi? «Moderna e attuale» E com'è la tv moderna e at- tuale? «Lei me vole fa dì delle cose che io nun dico. Nun me va. Ecco, nun me va proprio». Il varietà è davvero morto? «E' eterno, come la comicità». E perché non si fa più? «Non so risponderle». Perché non era stato più chiamato? «Il perché non so spiegarmelo. Forse ho fatto il mio tempo. Largo ai giovani, come se dice. Le posso dire che ho lavorato molto col regista Falqui. Ecco, me domando perché a uno così, grosso come un grattacielo, non gli offrono più una regia». Avrà fatto il suo tempo? «Il fatto è che il suo e il mio tempo lo fanno i dirigenti». Panelli ride, felice come un ragazzino. Chi la fa ridere oggi? «Sono pochissimi, ma le dico subito che nomi nun ne faccio. Dico invece che è cambiata la forma, il modo di porgere». Vede i vecchi amici del varietà, della tv? «Sì, me sento con Manfredi, vedo Tony Ucci, Falqui». Erano bei tempi quelli... «Lei mi vuole far dire delle cose. Già lo so, ma nun le dicooo...». E lo rifarebbe il varietà? E chi vorrebbe accanto come soubrette? «So' qua, so' pronto. Con i giovani,- 10 rifarei. Perché i bravi ci sono, eccome, ma non lavorano, non ce 11 fanno vedere». La guarda la tv? Chi le piace? «Mi piacciono i vecchi film. Me piace molto l'ispettore Derrick. Vede, oggi il conduttore è un divo... Invece serve, ma non tutto deve essere accentrato lì. Baudo è un grande presentatore. Alba Parietti funzionerà: è bella e brava ma nun è un'attrice». Erano meglio i vecchi tempi, vero? «Non mi faccia dire cose che tanto non dico. Un certo rimpianto c'è, ma creda, non è dettato dalla vecchiaia. Che belli i vecchi tempi... Ma nun va detto, dobbiamo controllarci...». Un ricordo divertente dei vecchi tempi lo può raccontare? «Quello sì. Me ricordo di Tino Buazzelli, che aveva una piccola parte in "La famiglia dell'antiquario": due battute. Una sera lo vedo misterioso e capisco che ha in mente qualcosa. Vengo a sapere che invece delle due battute che deve a dire a me, vuole improvvisare un lungo discorso per rubarmi la scena. Allora io organizzo un controscherzo. Dico ad Arlecchino e Brighella che poi erano Manfredi e Lupi: quando entra Buazzelli per parla, prendetelo sotto braccio e portatelo via. E così fecero. Povero Tino, se l'era presa così a male che me voleva uccidere». Panelli, quanti anni ha? «Sò 67... mica pochi. Mi sento vecchissimo, ma se vede no? che so' pure baldanzoso» E fa ridere. Nevio Boni VIDEOGAME di Curzio Maltese «Io credo che oggi sia importante stabilire questo: nello sport si vince ma, anche, si per- ^e>> (Furio Focolari, 29 novembre 1992, ore 13,30) Alba Panetti funziona è bella e brava, ma non è un'attrice Qui accanto Nino Manfredi. Panelli lo sente spesso mentre incontra Tony Ucci e il regista Antonello Falqui Paolo Panelli, 67 anni: «Sono vecchissimo, dice, ma anche baldanzoso»

Luoghi citati: Arlecchino, Roma