«Conosco i segreti di Audifel e so che è tutto sbagliato»

«Conosco i segreti di Audifel e so che è tutto sbagliato» Il presentatore Ippoliti all'attacco dopo il blitz del Gabibbo «Conosco i segreti di Audifel e so che è tutto sbagliato» ROMA. Se il Gabibbo ha acceso il cerino vicino all'Auditel, Gianni Ippoliti vorrebbe che le fiamme lo incenerissero. Fuori i nomi, Ippoliti. «Quali nomi?» I nomi dei signori Auditel. Lei ha dichiarato di possedere un filmato e anche una busta con l'elenco... «La busta, giuro, non l'ho mai aperta». E dovremmo crederci? «Mi è stata recapitata dicendo: "Qui ci sono i nomi di famiglie che in casa hanno l'Auditel". Ma io non so se i nomi siano veri o falsi». E il filmato? «E' un servizio del Tg7 su una famiglia Auditel. Servizio annunciato per la sera del 2 gennaio 1990 e mai andato in onda. Un funzionario della Rai sostiene che a bloccarlo fu una telefonata di Berlusconi in persona. Strano. Perché all'epoca la Fininvest stava sotto la Rai e quindi che interesse poteva avere Berlusconi a difendere un sistema che non lo favoriva?» Già, che interesse poteva avere? «Io non lo so. Ma perché i settimanali, in tutti questi anni, non hanno mai fatto un'inchiesta seria suU'Auditel?» E perché nessun uomo di tv, dopo un insuccesso, ha mai avuto il coraggio di prendersela pubblicamente con quei numerini? «E' vero. Nessuno. C'è una rassegnazione generale». E lei non si è mai sentito danneggiato dall'Auditel? «Scene da un matrimonio, che appartiene al mio filone più popolare, fa cinque milioni». E allora perché si arrabbia tanto con la creatura del signor Malgara? «Perché trovo ridicolo che i destini politici, sociali, economici di un intero Paese dipendano da 2420 famiglie segrete, che poi tanto segrete non sono». Lei è sicuro che subiscano dei condizionamenti? «Io non sono sicuro del contrario. Per questo vorrei saperne di più. Vorrei sapere se quando uno di questi signori si addormenta davanti al video, il suo meter, il misura-ascolto, continua a funzionare lo stesso». Si suppone di sì. «E vi sembra giusto? Vi sembra giusto che l'Auditel non tenga conto che in Italia ci sono diciot- to milioni di videoregistratori. Io Blob lo registro, perché alle otto di sera non sono ancora a casa come tanti altri. Bene, l'Auditel ci ignoi-a, conteggiando solo i rilevamenti in diretta». Ma come si possono misurare i videoregistratori? «Fatti loro. Ma trovino il modo. Cosi com'è, l'Auditel non può essere la Cassazione della tv. E' solo un sondaggio». C'è lo share. «Ma siamo seri. In Italia la gente non sa cosa vuol dire "obliterare". E pretendiamo che capiscano "share"?» Non è così terribile: è la percentuale di televisori accesi su un programma. «Bene, vaglielo a spiegare alla massa. E poi in tv non conta il gradimento. Ma i grandi numeri. Appunto, la massa». Ippoliti, non faccia lo snob. «E' meglio Piedone con Bud Spencer o un film come Intoìerance?» Dipende dai gusti. O no? «Quale dà più emozioni? E quale invece fa più audience? No, non c'è speranza». Non è un argomento valido: l'Italia, questa è. E l'Auditel non fa che rispecchiarla fedelmente. «Ah si? E allora l'Auditel mi dica quanti laureati ci sono al suo interno. Se non i nomi, mi dicano almeno questo, no? E perché questi signori devono rimanere segreti anche dopo, quando non hanno più il meter in casa?» E le persone del suo fumato? «Del filmato io non parlo. E non lo trasmetto». Ma perché? «Perché non mi interessa lo scoop. Mi basta creare il problema». I numeri déll'Auditel, intanto, segnalano che la tv non è affatto in crisi di pubblico come si dice. «La tv l'ha salvata Goria. Cioè le tasse. Cioè l'informazione. Ancora un anno fa, all'ora di cena c'erano solo sei televisori su dieci accesi sui tg. A settembre di quest'anno erano saliti quasi a otto. Merito di Goria, che un giorno ne faceva una e il giorno dopo se la rimangiava. E poi Craxi, le Leghe... La gente attacca la tv per Tangentopoli e poi la lascia accesa. Altri la accendono appena entrano in casa, senza un motivo. Tv, oppio dei poveri...». E cosa può misurare la droga meglio déll'Auditel? «Io un'idea ce l'avrei. Ad ogni membro delle 2400 famiglie Auditel consegnerei una scheda magnetica da 150 mila lire, che si consuma in proporzione al costo dei programmi. E' la regola del mercato. Chi non ha problemi di soldi manda il filippino al mercato a farsi la cresta. Gli altri girano le bancarelle, alla ricerca dell'offerta più conveniente. Anche in tv bisogna insegnare a risparmiare». Crollerebbe l'audience di Frizzi? «Frizzi resisterebbe. I programmi della domenica pomeriggio, meno». Massimo Gramellini GLI INVESTIMENTI PUBBLICITARI IN ITALIA CIFRE IN MILIARDI DI LIRE CORRENTI . „ Gianni Ippoliti contesta alla radice il meccanismo Auditel: «Trovo ridicolo che i destini politici, sociali, economici di un intero Paese dipendano da 2420 famiglie segrete, che poi tanto segrete non sono» «E' solo un sondaggio senza verifiche Io ho una busta con l'elenco dei nomi ma non la aprirò»

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