Germania, nuovo rogo firmato naziskin di Emanuele Novazio

Germania, nuovo rogo firmato naziskin Sessanta profughi scampano per miracolo all'incendio dell'ostello nei dintorni di Berlino Germania, nuovo rogo firmato naziskin Famiglie tedesche ospiteranno le vittime Kohl: questi criminali saranno puniti BONN DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Volevano un'altra Moelln. L'attentato a un ostello per «Asylanten» di Eberwalde, a una quarantina di chilometri da Berlino, avrebbe potuto fare decine di vittime, nella notte fra sabato e domenica: i sessanta stranieri che vi abitano - bulgari, romeni, africani - sono riusciti a mettersi in salvo, ma una delle tre baracche del centro è stata completamente distrutta dal fuoco. Un uomo è stato intossicato dal fumo, un altro ferito. Sull'origine dolosa dell'incendio non ci sono dubbi, secondo il ministro regionale degli Interni Ziel: un uomo è stato visto fuggire dopo aver lanciato una molotov, poco lontano sono state trovate taniche di benzina vuote. L'ostello era già stato attaccato a fine settembre. Ieri gli «Asylanten» sono stati sgomberati: alcuni sono stati accolti da famiglie tedesche della zona. Mentre il cancelliere Kohl rassicura alla radio gli stranieri che il governo farà di tutto «per sgominare la canaglia della destra estrema» e «perché i criminali siano puniti con tutto il rigore della legge», la violenza continua e, come d'abitudine, si inasprisce durante il fine settimana. Le aggressioni sono state numerose: in Bassa Sassonia un gruppo di neonazisti ha dato fuoco a un bar gestito da un tedesco e dalla moglie vietnamita. Il locale è stato semidistrutto, sui muri esterni sono state disegnate croci uncinate e scritto il saluto nazista «Sieg Heil». Bombe molotov sono state lanciate contro un altro ostello a Lingler; ad Hannover quattro estremisti di destra, tutti fra i 20 e i 22 anni, sono stati fermati dopo aver sparato proiettili traccianti contro un giovane libanese, senza colpirlo: hanno confessato di avere assaltato un centro per stranieri. A Bautzen, in Sassonia, alcuni neonazisti hanno aggredito una ragazza di 14 anni e le hanno disegnato una svastica su una guancia. Altri attacchi sono avvenuti nel Baden-Wuerttemberg, dove due incendi a centri per «Asylanten» sono stati subito domati. A Wiesbanden, vicino a Francoforte, sei giovani sono stati fermati dopo avere aggredito una donna turca e una marocchina cantando inni nazisti. Si sono intensificati anche gli scontri fra turchi e neonazisti. A Marktredwitz, un tedesco di 38 anni è stato arrestato dopo aver ferito a coltellato un turco di diciannove. A Fulda, una ventina di turchi hanno tentato di assaltare un bar frequentato da skinheads. C'è un piano organizzato dietro le violenze di queste settimane, le bande neonaziste che insanguinano la Germania sono pedine di un più vasto disegno terroristico? Il ritrovamento di armi e munizioni nell'abitazione di alcuni aderenti al «Nationalistiche Front» - messo al bando venerdì con il primo forte segnale politico del governo fa pensare a collegamenti fra gruppi e, forse, a finanziamenti più robusti di quanto si fosse pensato finora. Insieme a materiale propagandistico, durante le perquisizioni sono stati trovati infatti divise militari, fucili, pistole, armi da taglio. Ma dopo il bando del «Fronte» deciso dal ministro degli Interni Seiters - che ha chiesto an¬ 1^ che la sospensione dei diritti civili per tutti i leader neonazisti, e che ieri sera in tv ha preannunciato nuove iniziative - continuano le polemiche sulla reazione del governo alle violenze dell'estrema destra. «Si è tardato troppo - scrive il settimanale «Der Spiegel» -. Dando pene tanto leggere da apparire ridicole ad assassini e incendiari, la Giustizia tedesca, che aveva mostrato la più grande severità contro la Raf, ha messo in gioco la sua reputazione». Uno dei più noti criminologi tedeschi, Monika Frommel, insiste: la Procura federale avrebbe dovuto intervenire prima, nella lotta al neonazismo, almeno due anni fa e soprattutto nelle regioni orientali del Paese, quelle più fertili al contagio neonazista per le difficili condizioni economiche e sociali del dopo-unità. Altri commentatori sottolineano che i politici hanno una parte di responsabilità nel clima difficile di oggi: da mesi i partiti discutono invano sulla riforma del diritto di asilo, creando attese e tensioni in ampi strati della popolazione. Proprio ieri sera, al termine di tre giorni di trattative, maggioranza e opposizione socialdemocratica si sono lasciati senza un accordo. Un nuovo incontro è previsto mercoledì. Ma su una chiesa di Amburgo, ieri, è comparsa una scritta minacciosa a spray nero, quattro metri per uno: «Seiters, bandito, ci difenderemo». La firma, una croce uncinata. Emanuele Novazio Quanto rimane di una delle baracche dell'ostello di Eberwalde completamente distrutta da un incendio doloso |rOTO EPA]

Persone citate: Heil, Kohl, Monika Frommel, Raf, Seiters