Eltsin bocciato in economia

Eltsin bocciato in economia Ma il Parlamento evita la rottura e respinge la sfiducia al premier Gaidar Eltsin bocciato in economia Dal Soviet «no» al Piano MOSCA DALLA REDAZIONE A tre giorni dall'inizio del Congresso della Russia l'accordo tra Eltsin e l'opposizione è ancora in alto mare. Ieri il Soviet Supremo ha sostanzialmente respinto il programma economico anticrisi presentato dal premier facente funzione Egor Gaidar e ha chiesto al governo di rielaborarlo, aggiungendovi «misure concrete per evitare l'ulteriore peggioramento delle condizioni di vita del popolo». Mossa di preavviso, che sembra offrire a Gaidar la chance di correggere la linea nel rapporto che dovrà presentare al Congresso (dopo quelli di Eltsin e di Khasbulatov, presidente del Soviet Supremo). E non di rottura. Infatti il Soviet Supremo ha respinto la richiesta dell'opposizione intransigente di votare una esplicita mozione di sfiducia. E' chiaro che si attendono gli esiti di numerose trattative segrete in corso in queste ore. Con una risoluzione approvata a grande maggioranza (137 a favore, 20 contrari, 13 astenuti) il Parlamento ha anche raccomandato al Presidente russo di presentare all'approvazione del Congresso la candidatura formale del premier. Il che non sembra andare contro le intenzioni di Eltsin. Almeno se si presta fede a quanto il vice-premier Alexandr Shokhin ha detto ieri a un gruppo di giornalisti stranieri. Il Presidente russo si appresterebbe - secondo Shokhin - a fare proprio quanto gli chiede il Soviet Supremo. Se il Congresso approvasse la candidatura Gaidar (che è fuor di dub¬ bio), la contrattazione sulla composizione del governo potrebbe spostarsi alla successiva convocazione del Soviet Supremo. E poiché solo il premier, in base alla Costituzione vigente, è sottoposto al voto parlamentare, in pratica Gaidar e Eltsin potrebbero trattare con l'opposizione da posizioni di vantaggio. Se invece il Congresso bocciasse Gaidar, Eltsin potrebbe sempre in base alla Costituzione vigente - riservarsi il diritto di avanzare una nuova candidatura nel corso dei prossimi tre mesi. Nel frattempo l'attuale governo resterebbe in carica. C'è anche una terza variante: la più spinosa. Che il Congresso emendi la Costituzione e ratifichi la legge che il Soviet Supremo ha già approvato e che pone il govèrno direttamente sotto il proprio controllo. Ma appare improbabile che ciò possa avvenire, poiché gli emendamenti costituzionali richiedono la maggioranza qualificata dei due terzi. E non si vede come essa possa comporsi. Salvo che «Unione Civica» non decida di convergere con l'opposizione estrema dei nazional-patrioti, che chiedono la testa del governo e l'impeachment del Presidente. Tutto, insomma, è ancora aperto a esiti diversi, se non opposti. Continua il braccio di ferro fra Eltsin (a fianco) e l'opposizione conservatrice Sotto, l'antico simbolo dei Romanov torna a essere lo stemma della Russia

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