Via libera alle sigarette

Via libera alle sigarette Riaprono i cancelli 8 Monopoli, ma resta lo stato d'agitazione Via libera alle sigarette Oggi arrivano i primi rifornimenti ROMA. Sigarette, è iniziato il conto alla rovescia: riaprono, sia pure lentamente, i primi cancelli dei depositi del Monopolio e riprende, finalmente, sia pure a ritmo ridotto, la «tratta delle bionde». Roma, Venezia, Genova, Udine, Trento, Brescia, Reggio Calabria e Milano annunciano che, a partire da oggi, i camion cominceranno a muoversi verso i magazzini di Monopolio dove, c'è da giurarlo, ad attenderli vi saranno folle frementi di tabaccai, impazienti di soccorrere i fumatori che domani certa¬ mente faranno la fila davanti alle loro rivendite. E'ancora troppo presto, però, per tirare un sospiro di sollievo, intanto perché la buona novella riguarda solo pochissime regioni, ma anche perché pure nelle aree fortunate la ripresa della distribuzione sarà molto lenta e le sigarette arriveranno sul mercato col contagocce. I lavoratori di questi depositi, infatti, cominceranno a lavorare, ma, mantenendo lo stato di agitazione, si atterranno rigidamente ai regolamenti. Il che vuol dire che dovrebbe uscire dai depositi non più della metà delle merce normalmente messa in circuito. Trovare le sigarette nelle aree servite da questi depositi che hanno deciso di sbloccare l'attività non sarà, quindi, un'impresa facile: sarà come giocare a mosca cieca. Più lunga sarà la «via crucis» del pellegrinaggio da un tabaccaio all'altro, più alte saranno le probabilità di incrociare le tanto attese sigarette. Più fortunati in assoluto sono i fumatori di Udine: il locale de- posito - è il solo - riprenderà a pieno ritmo e, nel giro di uno, due giorni, gli scaffali di tutte le tabaccherie esibiranno l'opulenza di sempre. La decisione di riaprire i cancelli (molte assemblee in altri depositi sono ancora in corso) è passata al termine di lunghe ed infuocate riunioni. Falchi e colombe si sono fronteggiati spesso duramente e, in alcuni casi come Venezia, la linea morbida è passata di stretta misura, per due o tre voti. In serata l'elenco dei depositi che hanno deciso di abbandonare la linea dell'intransigenza potrebbe allungarsi. Secondo le ultime notizie, agli otto iniziali se ne sarebbero già aggiunti altri quattro. Dodici in tutto, su un totale di ventidue. Cessa dunque l'«sos» e le sirene attivate dai tabaccai per sollecitare interventi urgenti si spegneranno man mano che le sigarette affluiranno nelle singole rivendite. Ad annunciarlo è Sergio Baronci, segretario generale della Fit. «Siamo soddisfatti per la graduale ripresa delle consegne. Prevediamo, tuttavia, giornate di fuoco per far fronte alla massiccia domanda che esploderà a partire da oggi ed alla quale, nei primi giorni, sicuramente non saremo in grado di far fronte, fino a quando la distribuzione , dei prodotti nazionali ma anche di quelli esteri, non sarà riattivata su tutto il territorio nazionale. La normalizzazione sarà definitiva solo quando, speriamo in tempi brevissimi, la vertenza sarà conclusa». Il danno finora subito dai tabaccai, però, rimane, e «la Fit prosegue Baronci - sollecita il governo a rispondere positivamente alle legittime richieste avanzate dalla categoria: slittamento degli adempimenti fiscali di fine mese, congruo indennizzo per il mancato introito prodotto da uno sciopero di durata senza precedenti, nuovo, forte impulso all'azione preventiva e repressiva contro il contrabbando che ha alzato la testa». (AdnKronosl

Persone citate: Baronci, Sergio Baronci