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«Satana nei giocattoli di Natale» Gli esorcisti «Satana nei giocattoli di Natale» ROMA. «Il demonio è nei giocattoli», e gli esorcisti lanciano l'allarme, esortando i genitori a «vigilare sui loro figli e a scegliere per essi regali di Natale compatibili con una sana crescita intellettuale e spirituale». Secondo padre Gabriele Amorth, l'esorcista più famoso della capitale, è probabile che il piccolo Simone Allegretti sia stato vittima di un rito satanico, ipotesi fatta anche dagli inquirenti. «In Italia le sette sataniche sono ormai più di 600 dice padre Amorth, discepolo ed erede di padre Candido Adamantini della Scala Santa -; la polizia mi ha spesso confermato che contemporaneamente alla crescita di queste sette è in aumento il numero dei bambini e delle ragazze vergini sparite. Si sospetta fortemente che anche Emanuela Orlandi abbia fatto questa fine». I giocattoli e i giochi di società sarebbero uno dei canali preferiti dagli adepti del Diavolo per insidiare l'infanzia. «Vi sono industrie di giocattoli - afferma Fafà, il più noto tra gli esorcisti laici - che riproducono forme animali demoniache, le stesse che sciaguratamente vengono proposte in molti cartoni animati televisivi. Le sette sataniche collaborano attivamente con queste ditte, sono loro che forniscono il design in modo che, nel subconscio impressionabile del bambino, queste immagini mostruose vivano in simbiosi con lui, rischiando di farne un adepto del demonio una volta divenuto adulto». Padre Amorth, invece, mette in guardia dai «giochi di società demoniaci» come il bicchierino che si muove sulle lettera dell'alfabeto, la scrittura automatica, le sedute spiritiche, le registrazioni di voci «ultrafaniche» su nastro magnetico e le apparizioni su teleschermi: «In tutti questi casi - secondo Amorth - non si comunica coi morti, come comunemente si crede, ma con i demoni, pronti a possedere gli evocatori». «Devo comunque precisare afferma padre Amorth - che le sette che arrivano a sacrifici umani in Italia sono ancora una minoranza. Quello che preoccupa però è che gente ricca e al di sopra di ogni sospetto finanzi questi riti assieme al furto di ostie consacrate». [Agi]