ELTSTN BASTONE E CONSENSO

ELTSTN BASTONE E CONSENSO GORBAQOVELA CRISI ELTSTN BASTONE E CONSENSO T RA pochi giorni si aprirà il VII Congresso dei deputati di Russia. La situazione politica interna è stata molto tesa in queste settimane. Com'è noto è circolata ampiamente l'ipotesi di uno scioglimento del Parlamento da parte del presidente Eltsin. E io leggo sulle Izvestija che uno dei consiglieri politici del Presidente degli Stati Uniti, che mantiene l'anonimato, afferma che Washington è pronta a chiudere gli occhi su un'eventuale azione anticostituzionale del Presidente di Russia, come, appunto, lo scioglimento del Parlamento, di cui egli non ha i poteri, e la proclamazione della «gestione presidenziale». E' come se qualcuno, in America e in Occidente, pensasse che la riforma è entrata in conflitto con la democrazia, che Eltsin da solo può salvarla, e che, quindi, ogni decisione che egli può prendere dev'essere comunque salutata come giusta, incluse mosse antidemocratiche. Voglio esprimere subito un giudizio molto fermo in propo sito. E' lo stesso giudizio che ho riferito alcuni giorni fa ai sena tori americani Sam Nunn e Richard Lugar e che ho comuni cato telefonicamente a James Baker. E' inammissibile che qualcuno vicino alla Casa Bian ca si arroghi il diritto di darci consigli. Come reagirebbe il Congresso degli Stati Uniti se qualcuno, da Mosca, s'intromettesse analogamente negli affari politici interni di Wa shington? Immagino che, giustamente, il Campidoglio scop pierebbe d'indignazione. I miei interlocutori hanno risposto che, certo, gli americani consi dererebbero inaccettabile una tale cosa. Ovviamente lo è an che per i russi. Vorrei poter pensare che si è trattato di una dichiarazione semplicemente non meditata. Aggiungo che si tratta d una mossa improvvida sotto tutti i profili. Se è stata fatta per aiutare Eltsin, chi l'ha immagi nata non poteva fargli un servi zio peggiore, perché tutti colo Mikhail Gorbaciov CONTINUA A PAGINA 2 PRIMA COLONNA

Persone citate: Eltsin, James Baker, Mikhail Gorbaciov, Richard Lugar, Sam Nunn

Luoghi citati: America, Mosca, Russia, Stati Uniti, Washington