Dal Sud al Nord, Poltra faccia dello Zecchino di Alessandra Pieracci

Dal Sud al Nord, Poltra faccia dello Zecchino Dietro le quinte della rassegna bolognese: quattro appuntamenti su Raiuno da domani, costo 6 miliardi in 3 anni Dal Sud al Nord, Poltra faccia dello Zecchino Anche le canzoni per bambini parlano di razzismo, inquinamento, furti BOLOGNA DAL NOSTRO INVIATO «E' stato scritto che ogni Nord ha il suo Sud e ogni Sud il suo Nord. Beh, posso cure che qui questo non è vero. Non esistono Nord e Sud per i nostri figli, che arrivano da tutto il mondo, stanno insieme e si capiscono. Non so come facciano, ma ci riescono perfettamente». La voce si rompe per l'emozione e il papà del bambino palermitano si siede, tra gli applausi, accanto ai genitori della torinese Federica «Del Mastro staccato», come dice lei, con la caparbietà dei suoi 4 anni. Tre tavoli più indietro, l'interprete traduce l'intervento e il viso nero di Adelaide Mntambo, insegnante del Transvaal, si riga di lacrime. Accanto, c'è René Jacobzs, anche lei insegnante del Transvaal, bianca. I loro figli, Lian e Lwazj, cantano un «Coro di bimbi felici perché han trovato due amici in più, sudafricani, uno bianco e uno nero, veduti da laggiù». Difficile resistere alla commozione scoprendo l'altra faccia dello «Zecchino d'oro», che si mostra nel refettorio dell'Antoniano. Qui, dove tutti i giorni i francescani sfamano un centinaio tra tossicodipendenti, alcolisti ed extracomunitari, genitori e bambini si riuniscono la domenica precedente le trasmissioni per una festa in famiglia. I granai cucinano piatti tipici della regione d'origine, i piccoli, tutti rigoirj.jXamente in tuta regalata dalla Benetton, giocano scatenati. Si sono già conosciuti durante le prove, un mese fa, e sono sbocciati gli amori (Lian ha perso la testa per la spagnola Adriana). Ora passeranno la settimana insieme, nello spirito di una convivenza amichevole che non ha nulla a che spartire con gli isterismi tipici di aspiranti ministar e loro seguito familiare. Lo «Zecchino d'oro», presentato dal suo inventore nino Tortorella e Maria Teresa Ruta, è una macchina perfetta che funziona da 35 anni: esclusiva delle prossime tre edizioni «chiavi in mano» alla Rai per 6 miliardi, bombardamento di spot, eurovisione su Raiuno domani alle 18,30, venerdì alle 16,20 e sabato alle 16,30, mondovisione domenica alle 20,40, disco distribuito dalla Emi in tutto il mondo. 12 le canzoncine, 18 gli interpreti, deliziosi bambolotti dai 4 agli 8 anni. Tanto zucchero che cola sul video. Forse troppo, da farne uscire intossicati i minispettatori cui si continuano a raccontare favole musicali? Questa volta no, perché la musica è cambiata, o meglio i testi. I parolieri (Sessa Vitali, Testa, MartucciTaddei, Beretta per l'Italia) sembrano essersi guardati intorno prima di mettersi a scrivere. Risultato, speranzosi messaggi per .rimediare a quello che oggi non va. «Ogni Paese ha un'usanza diversa, ma non importa la diversità» dice «Barabà, Ciccì e Cocco»; «La mia automobilissima educa- tissima non blocca il traffico... io vado in autobus» replica «La mia automobilissima». «Dove sei mia luccioletta che volando senza fretta davi luce a piante e fiori?», si chiede «Luccioletta», e risponde: «Ti sei forse spaventata perché l'aria è un po' inquinata o ì rumori della gente han confuso la tua mente». Per finire, sembra proprio che Tangentopoli si sia fatta sentire anche qui: «All'Anulare hanno rubato un bell'anello molto pregiato, ma so che il ladro non è lontano, certo è un dito di questa mano» recita «Un giallo in una mano». E prosegue: «C'è da una parte uno un po' grosso, un furbacchione che scappa lesto. Il commissario gli balza addosso, gli grida: Pollice sei in arresto... Un giallo in una mano, un fatto molto strano, il furto di un anello e il ladro è questo qua. Siccome era il più grosso, rubava a più non posso. Però c'è il commissario che sa quello che fa e lo castigherà. Un giallo divertente per dir semplicemente a chi ci ascolterà: amare l'onestà». In attesa della correttezza universale, i padri dell'Antoniano non vogliono intermediari nella raccolta di fondi per la costruzione di un centro orfani in Croazia: i soldi verranno utilizzati dai francescani sul posto. Patrocinio dell'Unicef, ma nemmeno una lira finirà a sovvenzionare i lussuosi uffici dell'organizzazione. Alessandra Pieracci Finale domenica sera in mondovisione. Presentano la Ruta e Cino Tortorella Foto di gruppo per i bimbi dello Zecchino e il «papà» Tortorella

Luoghi citati: Bologna, Croazia, Italia