«Pensaci tu, quello ha perso 'a capa»

«Pensaci tu, quello ha perso 'a capa» «Pensaci tu, quello ha perso 'a capa» «Lui è un amico, ma sono tutti ladri e pure scemi» VENTI MINUTI DI PRESSIONI ONAPOLI UESTO il testo della telefonata intercorsa domenica scorsa tra il questore di Napoli, Vito Matterà, e il redattore capo del «Mattino», Giuseppe Calise, intercettata e ieri diffusa, da cui è nato lo scandalo. Matterà. Secondo me questo (il sindaco Polese, ndr) ha perso completamente 'a capa. Calise. Questo vigile che è stato sentito, cosa ha detto a carico di Polese? Matterà. Io che ne saccio... Si tratta di quell'inchiesta, io che ne saccio... Calise. Adesso questo vigile è andato dai carabinieri e si è rimangiato tutte le cose? Matterà. Qua sono tutti quanti fottuti dalla paura, perché hanno rubato tutti e allora stanno facendo cazzate. Imbroglioni, fetienti, scemi soprattutto. 'O vigile dai carabinieri ce l'ha portato isso (lui, Polese, ndr). E' successo stanotte. Quello (il sindaco) mi ha chiamato alle sei del mattino... Calise. Il vigile ha detto delle cose nei confronti di Polese, e poi se le voleva rimangiare. E' cosi? Matterà. Il vigile si è messo a piangere e ha cambiato tutte le cose. E per fare tutto questo vuol dire che le accuse sono pesanti. Calise. Ti pare o no? Matterà. E' chiaro. Adesso il vigile è pronto a rimangiarsi tutto: è andato dai carabinieri. Calise. E' andato in bocca al lupo. Quelli gli avranno detto: noi te facimmo 'o mazzo tanto. Matterà. Hanno fatto male pure i carabinieri... Con un'inchiesta in corso lo dovevano portare davanti al magistrato. E' una questione complicata che io non riesco a districare. Calise. Ho capito, me la devo districare io. Matterà. Io non ci devo entrare per niente. Io faccio il favore a Peppino, punto e basta. Calise. E io faccio il piacere alla collettività. Matterà. Con equilibrio. Calise. Perché a me poco me ne fotte. Io faccio queste cose, le faccio per dire: ragazzi, compor tatevi bene tutti quanti. Matterà. Vabbè, il fatto è che questo lo devi districare tu, lo porti tu come vuoi. Calise. E' successo stanotte o stamattina? Matterà. Tra ieri sera, stanot te e stamattina. Ieri sera l'interrogatorio del vigile, stanotte la cosa, stamattina.... e poi questo è tutto. Calise. Praticamente ieri sera il vigile ha «sparato» a Polese. Matterà. Dai giudici ci stava pure il comandante (Giosuè Can dita, comandante dei vigili urba ni, ndr). Poi questo (il vigile, ndr) è uscito e ha detto: «Quello che aggio ditto so' palle». Poi, che ne saccio. Polese gli avrà detto: «Stronzo ma tu che hai detto...». E quello avrà risposto: «No, non è vero». Si è preso paura. Calise. I carabinieri hanno detto no. Matterà. Gli hanno fatto 'o verbale, come ha detto Polese. E mo' che possiamo fare? Niente. L'indagine non la tiene la questura, io non tengo manco 'o cazzo. Calise. Questo vigile, convocato dai giudici, è così?... Ha det¬ to: Polese è un fetente di merda, diciamo così. Matterà. No, io non so quello che ha detto. Calise. Ha pigliato i voti da questo e da quello. Matterà. Non lo so. Non so neanche quale pratica stiamo trattando. Lo ignoro. E così poi (il vigile, ndr) è andato da Polese e ha detto: quello che ho detto (davanti ai giudici, ndr) sono bugie. E Polese l'ha portato dai carabinieri. Calise. Allora il vigile è andato un'altra volta dai carabinieri? Matterà. Polese l'ha portato dai carabinieri. Perché lui non stava dai carabinieri. Perché io non so da chi è stato sentito... Polese è preso dai turchi, ho capito che lui non sta più nei suoi panni, ha perso un po' la testa. Gli ho dato un consiglio: «Vai dall'avvocato, caro mio, non fare il police-man. Ma come, te lo pigli, lo porti dai carabinieri, dai magistrati, da questi e da quelli». Io non posso credere che (i carabinieri, ndr) l'hanno intimorito, e che quello (il vigile, ndr) ha detto palle... Tu devi parlareanche con Polese, ma non mettermi in mezzo. Statti accorto, se no capiscono che c'è un collegamento fra te e me. Calise. Io lo faccio fare (l'articolo, ndr) a un altro. Matterà. Tanto sarebbe lo stesso. Ma tu di chi ti fidi? Se è una chiavica da me, è una chiavica pure da te. Calise. Tengo uno di fiducia che può fare un lavoro di questo tipo. Matterà. Ma è un lavoro ricamato... Calise. Io non posso chiamare là (ai carabinieri, ndr). Matterà. Come dice il sindaco, ci stava pure Tomasone (il maggiore Vittorio Tomasone, comandante del nucleo operativo del gruppo Napoli 1 dei carabinieri, ndr). Calise. E oltre Tomasone? Matterà. Il comandante del gruppo, il generale. Polese così ha detto. Un altro poco arrivava pure il comandante generale. Calise. A faccia d'o cazzo. Matterà. Speriamo che tu porti questa cosa come la devi portare. Il fatto lo sa pure il prefetto... Questo fatto mi ha lasciato un po' perplesso e giacché tu segui tutto questo filone, questa cosa, e stai in particolare vicino all'ambiente al quale siamo vicini tutti... Calise. Vabbè, me la vedo io. Matterà. Senti, ho visto quel¬ l'articolo di Jouakim (Mino Jouakim, inviato del Mattino, autore di una recente intervista al questore, ndr) su di me. Quell'articolo comincia un po' tosto, un po' strano. Come mai? Calise. Io e Nonno lo avevamo pregato di darti una mano. Matterà. Ma così non me l'avete data tanto. Non è vero, non devo andare via. Io presumo che ci sia qualcuno dietro... Calise. No. Matterà. Mi ha detto ti voglio fare un'intervista e mi ha chiesto: te ne devi andare? Calise. Parlando con me e con Nonno ha detto: Vituccio se ne vuole andare. Matterà. Ma quando mai.. Ma questo è scemo. Mi ha fatto un dio di guaio. Mi ha telefonato il ministro: «Ma lei ha fatto un de profundis». Calise. Mo' che si deve fare? Matterà. Niente, non se ne parla più, non è in calendario. C'è chi preme per farmi fuori, ed è Bevilacqua (Agostino Bevilacqua, questore ad Avellino, ndr)... Ma poi quando io me ne vado, che viene lui o un altro a me che me ne fotte? Se mi offrono un buon posto, io me ne vado pure a piedi... Calise. E dai, statte n'atu 'ppoco, Vitù... Matterà. Io non me ne vado, il ministro ha detto che devo restare qui. A me, comunque, non mi interessa rimanere. Calise. A noi sì, però... Matterà. L'articolo, però, ha fatto un po' di bordello. Ieri Ambrosino (capocronista del Mattino, ndr) stava prendendo una toppata. Ha telefonato al capo di gabinetto al quale ha detto: «Ma come, avete fatto fare il comizio a Rifondazione comunista con il Capo dello Stato a Napoli?». Quello di Rifondazione era un convegno nazionale, 15 mila persone, che dovevamo fare? Calise. Va bene, non ti preoccupare, a Ambrosino gli dò un calcio nel culo e lo caccio. Nella cronaca ci sta qualcuno che tira dall'altra parte... Alla fine del colloquio il questore torna a parlare del sindaco Polese. Matterà. Mi raccomando di andare cauto con quello che ti ho detto... Stimo molto Polese, e gli voglio tanto bene come uomo... Come politico forse non vale un cazzo... Però Polese è roba nostra, un amico... Ti ho detto quel fatto più per dare una mano che per sgarrupare. L'hai capito? Calise. Sì, ciao. Giuseppe Calise del «Mattino»

Luoghi citati: Avellino, Napoli, Vito