Caro Gorbaciov, posso scriverti?

Caro Gorbaciov, posso scriverti? Dio, il Papa, Eltsin e il pollo alla Kiev: le risposte dell'ex Presidente sovietico Caro Gorbaciov, posso scriverti? In otto mesi, quasi5000 lettere a «La Stampa» Quel divieto a espatriare IGNOR Gorbaciov, L ' come molti italiani m sono dispiaciuto che lei I | non abbia potuto venisai.Ire in visita nel nostro Paese. Ritengo che la decisione di ritirarle il passaporto sia una cosa inaudita. Ma la cosa che non capisco è perché a Mosca la gente non sia scesa in piazza per chiedere a Eltsin di rispettare la legalità e di permetterle l'espatrio. E' davvero possibile che la Russia ritorni a sistemi brezneviani senza che nessuno protesti? Giorgio Rispoli, Roma Le misure che sono state prese dalle autorità nei miei confronti sono una delle manifestazioni del clima allarmante che si respira oggi in Russia. E' la cosa che mi preoccupa di più. La situazione economica è gravissima. Abbiamo bisogno di una politica nuova altrimenti fallirà tutta la causa delle riforme, già portata in un vicolo cieco dall'orientamento unicamente monetarista del governo. Ma la nuova politica può diventare possibile solo con una nuova, più ampia, alleanza delle forze politiche. Ci sono ancora i presupposti per realizzarla e non vorrei che l'ostinazione del potere, la sua indifferenza verso gli interessi e i diritti dell'uomo spingano la gente a scendere in piazza. Per quanto riguarda il mio viaggio in Italia penso che, nonostante tutto, verrò ancora nel vostro paese che amo moltissimo. Perché rifiuto di testimoniare E GREGIO Presidente, tutta la stampa italiana e internazionale ha condannato la deci- sione presa da Eltsin di non permetterle di lasciare il suo Paese fino a quando non andrà a testimoniare. Ma non crede che il presidente della Corte Costituzionale, rappresentante del massimo organo democratico della nuova Russia, un po' di ragione ce l'abbia? Lei è un cittadino come gli altri, è stato l'ultimo segretario del pcus... Giampiero Lauri, Milano Per capire meglio il mio comportamento verso la Corte Costituzionale la invito a guardare la sostanza del problema. Questo è un processo politico. Era chiaro fin dall'inizio. E' un tentativo di giudicare la Storia e di fare i conti con un uomo che non piace all'attuale potere. La Corte Costituzionale viene usata per scopi che non hanno nulla a che vedere con quelli che le assegna la legge, cioè la costituzionalità di questi o quei provvedimenti e decisioni degli altri poteri. Ripeto, questo processo ricorda, per i suoi scopi e il suo contenuto, i tempi peggiori della storia del nostro paese. La conferma che questo è un processo politico viene dal fatto che lo stesso Presidente della Corte Costituzionale si toglie il suo mantello e sostiene pubblicamente, davanti alle telecame- f1 I co Li «ì re, la campagna di persecuzione contro Gorbaciov. Particolarmente deplorevole è il fatto che questa azione destabilizzatrice venga intrapresa mentre il paese ha bisogno non dell'escalation delle passioni politiche ma di consolidamento e unità. Rifiuto i tentativi di presentare la mia posizione come mancanza di rispetto verso la Corte Costituzionale. Io rispetto la legge: collaboro non gli organismi investigativi della Russia nell'inchiesta sul golpe, sulle finanze del partito, partecipo agli interrogatori. Mi sono incontrato e sono pronto a incontrare ancora il Presidente e i giudici della Corte Costituzionale e a rispondere alle loro domande. Ma non posso partecipare al coinvolgimento della Corte nella lotta politica. E' vero, allora ero con Eltsin ARO Gorbaciov, ho letto quel suo articolo su La Stampa, nel quale spiegava le ragioni per le quali non andrà a testimoniare al processo contro il pcus. Sono felice di vedere che finalmente, dopo mesi di silenzio, lei è tornato - anche se costretto dalle circostanze - a occuparsi attivamente di politica. Trovo giuste le sue critiche all'attuale leadership della Russia. Ma ricordo anche un altro suo articolo, scritto mesi fa, che cominciava: Perché appoggio Boris Eltsin. Lo riscriverebbe? Luisa Magliari, Napoli Sì, ho appoggiato Eltsin quando diceva che la riforma economica sarebbe stata condotta in modo da non colpire gli interessi della gente semplice e la causa della democrazia. Ma i metodi con i quali la riforma è stata portata avanti hanno dato risultati negativi. Le promesse di allora non sono state realizzate. La democrazia è ancora più minacciata di prima. Perciò io critico il governo. Ma non desidero affatto un inasprimento della situazione. Al contrario. Voglio che, dopo aver riconosciuto l'inconsistenza delle misure prese quest'anno, le autorità comprendano la necessità di ima politica nuova, in grado di continuare il processo dei cambiamenti. Il potere è nervoso, perde tempo in scandali e litigi, commette sciocchezze. E io dico: bisogna fermarsi e concentrarsi sulla situazione nel paese. Sono pronto a parteciparvi. Non grido: «Abbasso! Dimissioni!». Viceversa, voglio che il Presidente Eltsin srl impegni a fondo nel problema di una politica nuova e formi un governo capace di far uscire il paese dalla crisi. Tornassi indietro rifarei tutto ONO molto dispiaciuta per quanto le è successo, dopo tutto quello che lei era riuscito a fare. Sapendo quello che s lei sa adesso e potendo torna re indietro, si comporterebbe nello stesso modo? Luciana Sanfuippo, Milano Apprezzo moltissimo le dimostrazioni di solidarietà che ricevo da tutto il mondo, sono di grande sostegno morale per me e per la mia famiglia. Ripeterei le mie scelte? Rispondo affermativamente alla sua domanda. Questa è la ragione di tutta la mia vita. La posta in gioco è più grande della vita stessa perché in fondo non si tratta di Gorbaciov e del suo benessere ma del destino del paese. Non credete a quelli che dicono che adesso Gorbaciov è contro le riforme. Io voglio invece proprio il successo delle riforme, e vorrei che non fossero spazzate via dalla tempesta dello scontento popolare, del quale approfitterebbero le forze reazionarie. In privato musica e libri P RESIDENTE, com'è la sua vita privata, soprattutto adesso che non ne ha più una pubblica? Paolo Cantamele, Bologna Purtroppo, ai politici rimane troppo poco tempo per la cosiddetta vita privata. E io, nonostante tutto, rimango ancora un politico. A dire il vero, avevo pensato che nella mia nuova posizione avrei avuto più tempo libero, ma ho scoperto che non è così. Le autorità e i miei avversari politici, insieme con quella parte della stampa che è rimasta fedele a loro, non mi permettono di concentrarmi con calma sul lavoro della Fondazione. Sto scrivendo le mie memorie. Cerco di ritagliarmi del tempo per andare ai concerti, a teatro. Mi piaccio- no la musica sinfonica e i libri, soprattutto di storia. Mi fanno felici le nipotine. Ho una famiglia buona e unita, che mi è di solido appoggio. La fede aiuta gli uomini ENTTLE Signore, lei crede in Dio? L. Caporrini, Venezia Io penso che la fede, abbia o no un carattere religioso, serve all'uomo, lo solleva dalla vita quotidiana, lo rafforza nello spirito. Dio sta neU'anima degli uomini. Non importa se ognuno lo comprende a modo suo, l'animo è immortale. Entrare nel Fmi serve sempre I -m IEI ritiene possibile in| vertire la tendenza del Terzo Mondo ah'impoI i verimento e ritiene au- I *4spicabile l'adesione al Fondo Monetario Internazionale dei Paesi finora esclusi, affinché le risorse siano distribuite più equamente? Andrea Travagliai, Torino La tendenza all'impoverimento dei Paesi del Terzo Mondo esiste e si approfondirà, se la comunità internazionale non prenderà misure adeguate ed energiche. Molti Paesi del Terzo Mondo sono entrati nel Fondo Monetario Internazionale, anche so questo non ha posto fine alla loro miseria. Mi pare comunque fuor di dubbio che la partecipazione al Fmi sia vantaggiosa per loro e per orientare in loro favore la politica dello stesso Fmi. p Quei giorni del golpe RESIDENTE, mi permetta di chiamarla così, perché io la ritengo ancora tale. Non le na¬ scondo che gli eventi dell'ex Unione Sovietica incutono nel mio animo una certa preoccupazione che non sussisterebbe se lei fosse ancora sulla scena politica. Vorrei chiederle se durante i giorni del golpe lei ha pensato che l'Occidente o Bush sarebbero intervenuti. M. Cartesegna, Alessandria Nel mio libro «Il golpe d'Agosto» ho descritto abbastanza dettagliatamente ciò che ho provato e pensato nei giorni del golpe. Dopo la liberazione dalla «prigione di Foros», ho saputo delle manifestazioni di solidarietà, verso di me e la nostra democrazia, da parte dei leader dei Paesi occidentali. D'altro canto, non ho mai dubitato che l'opinione pubblica dell'Occidente sarebbe intervenuta con una decisa condanna dei golpisti. La storia imprevista w t| ORREI che Lei appagasi/se una vecchia curioli sita: nella sua opera, ■ quanto ha contato l'im- U previsto? Angelo Lambiase L'ho detto e scritto più volte: mi sono attenuto all'idea che rispecchia la mia posizione politica e morale. In altri termini: fare il possibile per mantenere in un alveo pacifico il processo delle riforme, impedire che le contraddizioni esplodessero, risolvere i problemi democraticamente, nell'ambito delle regole politiche e costituzionali esistenti. Certo, circostanze impreviste hanno complicato l'evoluzione. Ma, nel complesso, per sei anni il processo si è svolto in un ambito costituzionale. Socialismo che cos'è? MI piacciono molto i suoi articoli, tanto che ne faccio collezione. Vorrei chiederle una cosa: I che cos'è per lei il socialismo moderno? Roberto Accornero Come Lei sa, oggi si discute molto su quale possa essere un'interpretazione moderna del socialismo. Le opinioni sono varie e i dibattiti si moltiplicano. Anch'io rifletto continuamente su questo tema. E sono giunto a questa conclusione: il socialismo è, prima di tutto, una ricerca. Ricerca di condizioni di vita migliori per tutti, di maggiore giustizia e solidarietà nei rapporti tra gli uomini, di maggiore armonia nei rapporti tra la società e l'ambiente naturale. Questi temi hanno ormai superato i confini nazionali e debbono essere trattati su un piano globale. I valori comuni fra popoli diversi ARO Gorby, ho letto sui giornali che lei ha dei nipoti e suppongo che siano giovani, data l'età del 1 nonno. Quindi è indubbio che lei capisce le problematiche dei giovani. Parlando di mentalità, quali considera le più grandi differenze fra i popoli occidentali e quelli ex sovietici? Omar Bolis Ambivere (Bergamo) E' impossibile rispondere in poche parole a questa domanda, che da sola meriterebbe un trattato. L'autocoscienza dei popoli si forma sotto l'influenza delle tradizioni storiche, delle peculiarità culturali e di tanti altri fattori. In questo senso i popoli dell'ex Unione Sovietica non appartengono a un unico tipo, diverso da quello occidentale. Quello che conta non sono le differenze ma i valori comuni ai quali sono fedeli tutti i popoli, il loro desiderio di pace, di sicurezza e di benessere. Il mistero Shevardnadze 11 NA cosa continuo a non capire: le dimissioni di Shevardnadze. In base alle informazioni fornite dalla stampa, mi ero fatto un'idea estremamente positiva del suo collaboratore e il suo gesto mi riesce a tutt'oggi incomprensibile. Può fornirmi qualche delucidazione? Luca Ferri, Bologna La domanda, piuttosto che a me, andrebbe rivolta a Eduard Amvrosievich. Posso dire solo che per me, come uomo e come politico, le sue dimissioni sono state un colpo molto duro. Sì, il cosmo attrae anche me EE piace lo spazio? Ha mai desiderato di viaggiare su una navicella spaziale? Maria Luisa Bove Napoli Si, come tanti altri. Il cosmo mi attrae e mi avvince per il suo grande mistero. Penso che l'essere umano sia una creatura cosmica e che il cosmo sia entrato nella nostra vita per sempre. »\ • ] in America dal New York Times mimi; 3Em Jane £„8Jl8. n Spett. TORINO TO e, la campagna di persecuzione ontro Gorbaciov. Particolarmente deplorevole è il fatto che quest aio dtbilitricparteciparvi. Non grido: «Abbas! Diiii! Vi cidente. NStati Unitun inviatspedito Bchiedono problemi democraticamente, nell'ambito delle regole politiche e costituzionali esistenti. Certo, imi I / re0' tiss 0& 1 Quei giorni