Costumi di Carrà, Sironi, Oppo Videosculture di Nam June Paik

Costumi di Carrà, Sironi, Oppo Videosculture di Nam June Paik SCEGLIENDO TRA LE MOSTRE Costumi di Carrà, Sironi, Oppo Videosculture di Nam June Paik MILANO Tempo di furori «Arte 92». Il tempo di tutti i furori - Arp, Masson, Matta, Picabia (26 novembre-6 febbraio). Di ciascuno di questi fondamentali maestri del Surrealismo vengono presentate alcune importanti opere storiche, eseguite tra gli Anni Trenta e gli Anni Cinquanta, in un confronto che consente di evidenziare, da una parte le affinità tra i moduli formali di ciascuno di essi, e dall'altra di mettere in luce la singolarità e l'originalità del loro lavoro, dunque il diverso approccio al surreale in pittura e in scultura. Si tratta co'munque di artisti che hanno operato con modi e tecniche molto diversificate e percorsi storici ricchi di sorprendenti aperture. Testo di Enrico Mascelloni. MILANO Alla Scala Teatro alla Scala. Carrà, Sironi, Oppo, al Teatro alla Scala. Bozzetti e figurini 1935-1957 (fino al 22 dicembre). Questa mostra conclude il programma di restauro, catalogazione e archiviazione dei bozzetti e figurini del Teatro alla Scala. Si tratta di opere che hanno impegnato molto gli artisti, non soliti a questi approcci. Rilevanti i bozzetti di Carrà, che mostrano il tipico fare «primitivo», o «arcaicizzante», del maestro, il quale elabora costumi di una trasognata semplicità. ROMA Antony Gormley Accademia Britannica. Antony Gormley: leaming to think (fino al 30 dicembre). Gormley, uno dei maggiori artisti britannici, lontano dalle tendenze dell'arte contemporanea, si è dedicato da sempre alla scultura. Le sue opere più note consistono in calchi del corpo dell'artista stesso coperto da uno strato di piombo. I lineamenti individuali spariscono, e le figure si presentano prigioniere dentroil metallo come forme di un'umanità primordiale: nude, lontane dal tempo e dallo spazio, queste sculture sembrano colte in un atto meditaativo. A cura di Marina Engel. ROMA Musa elettronica Palazzo delle Esposizioni. Il Novecento di Nam June Paik. Arti Elettroniche, Cinema e Media verso il XXI secolo (fino al 30 dicembre). Sono esposte videosculture, in gran parte inedite, di uno dei più importanti artisti contemporanei, il coreano Paik ( 1932), uno dei primi ad usare il mezzo video con risultati straordinari. Paik fu uno dei fondatori di Fluxus, con Maciunas e Cage, nel 1969, con i quali partecipò a performances, azioni, ed happening. Catalogo Carte Segrete, a cura di M.M. Gazzano, A. Zaru. TORINO Grandi maestri Arte Moderna Salamon. Incisioni di grandi maestri del XIX e XX secolo. Opere di arte contemporanea (fino al 30 dicembre). Nel nuovo spazio torinese della Salamon viene presentato un gruppo di incisioni dell'Ottocento di grande rilievo: Jean Francois Millet, Edouard Manet, Pissarro, Auguste Rodin, Paul Signac, Pierre Bonnard, Henri Rousseau, Auguste Renoir. Per il Novecento sono esposte opere di Pierre Matisse, Carlo Carrà, André Masson, Giuseppe Capogrossi, Giorgio De Chirico, Salvador Dalì e ancora: Calder, Sutherland, Matta, Alechinsky, Tapies, Schifano, Angeli, Boetti, Pozzati. Altre mostre Firenze. Galleria Pananti. Piero Dorazio. La fantasia dell'arte nella vita moderna (fino al 30 dicembre). Dorazio presenta una serie di opere recenti, in cui spiccano il suo vivace senso del colore e le sue geometrie ambigue, che stimolano una percezione vivace e consapevole della presenza di una luce anche tecnologica. Brescia. Manuela Allegrini Arte Contemporanea. Pino Pinelli. Pittura 1992 (fino al 30 dicembre). Questo nuovo spazio si inaugura col lavoro di Pinelli che per l'occasione ha preparato una decina di lavori installativi con i suoi ben noti «frammenti» di colore diramati a parete. E' presentata anche una cartella con quattro opere grafiche. Treviso. Casa dei Carraresi, Cassomarea. Toni Benetton: anni e forme 1935-1992 (fino al 16 dicembre). Sono esposte 39 opere in ferro dello scultore veneto, vicino allo spirito di Fontana, che lavora a togliere volume e peso alle sculture, per farle ammirare in trasparenza nello spazio, in cui sono poste anche strutture vivibili. Catalogo G.S. Stampa, con scritti di L. Bortolatto e F. Licht. Aosta. Tour Fromage. Bruno d'Arcevia. Concerto per l'immaginario (fino al 31 gennaio). Uno dei protagonisti del «citazionismo», o «nuova maniera», presenta una serie di quadri (dal 1984 al 1992), in cui la citazione manieristica e barocca evidenzia una tecnica virtuosa. Testi di Calvesi e Gatt. Roma. Associazione Culturale l'Attico. Nataly Maier (fino al 30 dicembre). La giovane artista tedesca presenta alcune delle sue affascinanti ed inquietanti sculture. Rappresentano frutti tagliati a mezzo in cui poi la polpa ci appare di un freddo e velenoso colore che ci fa pensare ad un mondo in mutazione. Roma. Scuderie di Palazzo Ruspoli. Piero Fornasetti. La follia pratica (fino al 31 dicembre). La prima rassegna completa in Italia dell'opera di Forsanetti dopo la mostra londinese del Victoria and Albert Museum. Un artista che, con i suoi curiosi oggetti in ceramica, fa gioco, ironia, riallacciandosi alla tradizione rinascimentale artigiana, ma anche alla nostra caotica contemporaneità. Trieste. Studio Tommaseo. Emanuela Marassi - Opere 1967-1992 (fino al 18 dicembre). L'artista veneta presenta un gruppo di opere dedicate al suo tema peculiare della scrittura, che realizza con ago e filo. Torino. Galleria Dantesca. Spazi, forme e colori (fino al 30 dicembre). Vicende della pittura dell'ultimo secolo esemplificata anche attraverso il disegno di una trentina di artisti: da Balla a Boccioni, da Feininger a Matisse. A cura di Massimo Carrà. Torino. Quantica Studio. Joel Stein. Opere in luce (fino all' 11 dicembre). Sono esposti recenti oggetti plastico-visuali, oltre ad una selezione dagli Anni 50 in poi. Stein ha fatto parte del «G.R.A.V.» (1960) di Parigi, e lavora indagando i rapporti di ambiguità tra luce e ombra, fra colore e non-colore. Bergamo. Teatro Sociale. Giuseppe Luzzana 1891-1961 (fino al 29 novembre). Luzzana è stato un artista profondamente legato alla tradizione ottocentesca e alla bellezza della sua città: Bergamo. Questi 50 dipinti ripercorrono l'excursus artistico di Luzzana che passa dal «verismo lombardo» ad un Novecento padano ricco di umori materici e cromatici ben calibrati. Marisa Vescovo Due figurini di Carrà e un olio di Bruno D'Arcevia: «Pigmalione»