Chi per sindaco? di Giuseppe Galasso

Chi per sindaco? Chi per sindaco? Gassman voterebbe Monicelli De Crescenzo sceglie Galasso AHRBORE sostiene che, tra breve, avremo presidenti eletti dalle professioni e non più solo dalla politica. Vediamo chi voterebbero oggi come sindaco di Roma e Na I poli, se già esistesse il voto diretto, due personaggi celebri della cultura e dello spettacolo: Vittorio Gassman e Luciano De Crescenzo. Gassman. «Escludo un politico. E gli intellettuali mi fanno paura. Cercherei un brav'uomo, un caso a sé, anche se non augurerei a nessuno un fardello del genere. Il povero Argan era stato un buon sindaco, ma oggi probabilmente non funzionerebbe più una figura del genere. Sceglierei un artista: Monicelli. Un uomo al potere deve avere fantasia: lui ce l'ha. In più è specchiato, giusto e severo, prima di tutto con se stesso». De Crescenzo. «Sarei tentato di offrire quella poltrona a un uomo di cultura, all'avvocato Gerardo Marotta, fondatore dell'Istituto di studi filosofici. Era ricco di famiglia e ora, per mandare avanti il suo istituto (e per chiamare pensatori come Vattimo, Bobbio, Giorello e Mack Smith), è diventato poverissimo. L'esatto opposto dei tangentomani, cioè. Alla fine però finirei per scegliere uno del mestiere: Giuseppe Galasso». [p. s.]

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