«La lira? Deve rientrare ma con regole più certe»

«La lira? Deve rientrare ma con regole più certe» «La lira? Deve rientrare ma con regole più certe» LA PRUDENZA DI PEDONE ROMA OPO ogni ondata speculativa, è lecito attendersi una fase di stabilità. Chi ha speculato rientra sulle posizioni, intascando il guadagno, e per un po' rimane calmo. Ma non è detto che l'ondata speculativa abbattutasi sulla peseta sia l'ultima di quelle che attendono il Sistema monetario europeo». La considerazione, a metà tra analisi tecnica e prudenza, è di Antonio Pedone, presidente del Crediop, economista, tra i più ascoltati ^consiglieri del presidente del "Consiglio Giuliano Amato. Cosa si attende, dunque, dall'andamento dei mercati valutari di domani? «Premesso che è sempre arduo fare previsioni, mi attendo una fase di stabilità poco significativa. Non vuol dire che i problemi dello Sme si siano esauriti ieri con la riunione di Bruxelles. Basti pensare alle situazioni della lira irlandese e dello scellino danese, tutt'altro che risolte». E allora che fare? «Il problema vero è quello di ridiscutere le regole dello Sme e soprattutto le prassi con le quali queste regole sono state recentemente applicate. Innanzitutto, cioè, è importante far funzionare i meccanismi normativi esistenti, poi valutare l'opportunità di modificarli». Ma tutte queste turbolenze non sconsigliano di perseguire in tempi troppo rapidi il rientro nello Sme? «Il rientro della lira nello Sme è condizionato non solo al nostro risanamento interno ma anche al fatto che certe regole ritrovino certezza». Non è convinto che si debba comunque rientrare al più presto? «E' senza dubbio particolarmente importante rientrare presto e bene. Il presto era connesso alla nostra finanza pubblica, e possiamo dire che fermi restando gli impegni dell'anno venturo - il più sia stato fatto. Il bene è legato anche e soprattutto alla situazione generale dello Sme». Ma cosa dovrebbero fare i Paesi partner del Sistema monetario europeo? «Alla prossima riunione del comitato monetario dovrebbero ridiscutere le regole del gic co e la loro funzionalità». Non dovranno discutere anche del prestito comunitario all'Italia? «Sì, naturalmente. Ma ecco: per questa come per altre iniziative comunitarie è necessario che si ritrovi fiducia nell'idea europea, che si restituisca alle istituzioni europee una funzione e un ruolo di coagulo del consenso e delle strategie. Questo vale sul fronte valutario, con i problemi dello Sme, come su quello commerciale, con le traversie per il rinnovo dell'accordo commerciale con gli Usa». Sergio Luciano «Avremo un po' di stabilità però i problemi restano molti» Antonio Pedone, presidente del Crediop

Persone citate: Antonio Pedone, Giuliano Amato, Sergio Luciano

Luoghi citati: Bruxelles, Italia, Roma, Usa