PARTITA FINALE A MOSCA
PARTITA FINALE A MOSCA IL RUOLO DELL'OVEST PARTITA FINALE A MOSCA CMOSCA HI segue da vicino lo scontro in atto a Mosca in queste settimane, si rende conto che siamo nel pieno di uno snodo cruciale, da cui dipende non solo la sorte della riforma, ma anche gran parte dei futuri equilibri europei e mondiali. Ricordarlo a un pubblico europeo, ormai distratto da troppe altre crisi «nostrane», sembra esercizio senza speranza. Ma è essenziale. Anche perché l'Occidente ha voce in capitolo in questa crisi e dai suoi comportamenti può dipendere l'esito della lotta. Come ha scritto Stephen Rosenfeld sul «Washington Post»: «Noi abbiamo titolo per chiedere ai Russi di essere seri, ma anche loro hanno titolo per chiederlo a noi». E non sapremmo cosa rispondere. Perché un fatto è certo: l'Occidente finora ha fatto poco o nulla per dare aiuto a Eltsin nell'impresa titanica di introdurre il mercato in Russia. Solo per «ingratitudine»? C'è di peggio: per calcolo, e per giunta poco lungimirante. Eltsin e Gaidar si sono mossi fino ad ora, con sostanziale coerenza, sulla linea che era stata proposta dal Fondo Monetario Internazionale. L'hanno sposata in pieno, l'hanno applicata con tutta la brutalità che essa richiedeva, a costo di spaccare il Paese. L'Occidente è rimasto a guardare, come uno spettatore sugli spalti, le convulsioni che la sua ricetta provocava nel malato. E ora che la crisi diventa seria afferma di non poter prendere decisioni «fino a che la situazione politica non si sia chiarita». Il fatto è - però - che nessuno ha ancora dimostrato che la ricetta del Fondo Moneta rio sia l'unica possibile, e Tu nica «giusta», per portare al mercato la Russia. E non solo per i colossali prezzi sociali che essa impone. Negli ultimi mesi una quota preponderan te di economisti incontesta bilmente «riformatori e de mocratici» hanno sollevato critiche radicali a un prò gramma che rischia di azzera re il potenziale tecnologico, di Giuliette Chiesa CONTINUA A PAGINA 2 PRIMA COLONNA
Persone citate: Eltsin, Gaidar, Giuliette Chiesa, Stephen Rosenfeld
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