Truffa vera rapina falsa
Truffa vera, rapina falsa Ivrea, un'intera famiglia nei guai dopo essere stata raggirata Truffa vera, rapina falsa Per 50 milioni ne ricevono 100 in facsimile Denunciano il bidonista ma lui li smaschera Avevano denunciato una rapina, fornendo alla polizia una quantità enorme di particolari per risalire al responsabile. Ma la rapina non c'era mai stata. Gemma Ollearo, 66 anni, di Ivrea con il marito Giuseppe Cossavella, 72 anni, e il figlio Claudio avevano tentato un affare che poteva arricchirli senza eccessiva fatica: avrebbero incassato 100 milioni di denaro proveniente da un sequestro di persona in cambio di 50 milioni «puliti». Ma l'ideatore dell'operazione li aveva truffati. Invece di soldi veri aveva consegnato alla donna una valigetta contenente cento milioni in tagli da 100 mila lire, fotocopiati, quelli con la scritta «fac-simile». Così, nel tentativo di recuperare i soldi spariti era nata l'idea della rapina. L'altra mattina, però, Gennaro Violante, 36 anni di Romano, ricercato principale per quella rapina, si è presentato spontaneamente in commissariato a Ivrea. Accompagnato dal suo legale, l'avvocato Ferrerò, ha dato la sua versione dei fatti: «Quella gente voleva denaro sporco - ha spiegato -. Mi sono offerto di procurarglielo; poi li ho truffati». Un racconto credibile, suffragato anche dal ritrovamento dei 25 milioni in assegni che i Cossavella avevano firmato per raggiungere la cifra necessaria per lo scambio. E' stato denunciato per truffa. Più grave invece la posizione della famiglia Cossavella. Sono stati denunciati per calunnia e per simulazione di reato. Gemma Ollearo, prima di decidersi a confessare, è rimasta rinchiusa per qualche ora in camera di sicurezza. Anche davanti al sostituto procuratore Lorenzo Fornace, che ne ha ordinato l'arresto, la donna non ha fatto retromarcia nelle sue accuse: «Contavamo i soldi del mese; quell'uomo è entrato in casa nostra armato di pistola. Gli abbiamo dovuto consegnare tutto, soldi e assegni». Ha confessato soltanto dopo alcune ore di arresto ordinato dal magistrato. Ora Gemma Ollearo è tornata nella sua casa di via Cappuccini 35, a Ivrea. Gemma Ollearo ha confessato solo dopo essere stata rinchiusa in camera di sicurezza Gennaro Violante, si è presentato in Commissariato: «Non ho rapinato nessuno»
Persone citate: Cossavella, Gennaro Violante, Giuseppe Cossavella, Lorenzo Fornace, Truffa
Luoghi citati: Ivrea
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