L'oro dimenticato

L'oro dimenticato PALLANUOTO, VIA AL CAMPIONATO WMM, Ferretti critico: chi si ricorda ancora di Barcellona? L'oro dimenticato Massimiliano Ferretti, medaglia d'oro ai Giochi Olimpici di Barcellona 199?. e stella del Savona campione d'Italia, in occasione dell'inizio del massimo campionato analizza in questo articolo per «La Stampa» i problemi della pallanuoto, sport che stenta a decollare. OGGI ritorna il mio amore, la serie A di pallanuoto. Una grossa verifica per vedere se l'oro di Barcellona è finalmente servito a far crescere l'interesse attorno a questo sport bellissimo. A me tocca uno dei compiti più difficili ma stimolanti: cercare con il Savona, bi-campione d'Italia e secondo in Europa, di raggiungere lo scudetto e la Coppa dei campioni. Parte quindi il dopo-Barcellona. Alle Olimpiadi giorno dopo giorno, partita dopo partita, ci rendevamo conto di crescere, fino a poter sovvertire il pronostico che dava la Spagna grande favorita. E siamo riusciti a conquistare l'oro in quella bellissima, faticosa e incerta finale che molti ricordano. Fin da allora i nostri pensieri sono andati all'Italia, a come questa vittoria sarebbe stata accolta, all'effetto-promozione per uno sport, la pallanuoto, che trova ancora poco spazio fra i mass-media, ma non sempre per colpa loro. La pallanuoto ha dimostrato una volta di più di essere una disciplina avvincente, sempre combattuta, con poche pause, molto adatta alla televisione. Pochi atleti sono fortunati come me. Reduce dal secondo scudetto vinto con il Savona, ho raggiunto il t sguardo massimo: l'oro alle Olimpiadi. Ma non mi basta. Vorrei ancora vincere tanto, ma vorrei soprattutto che questi successi, miei e di altri, ottenessero finalmente una considerazione maggiore. Purtroppo la pallanuoto deve affrontare ancora tanti e seri problemi. In Italia mancano le piscine, soprattutto quelle coperte; la propaganda presso i giovani potrebbe essere migliore; l'eco complessiva dovrebbe essere tale da richiamare sponsor di peso, l'unico volano che serve oggi per il lancio definitivo di uno sportTanti problemi dunque, e tanto rincrescimento che in molti abbiano archiviato in fretta il successo olimpico. Quella domenica sera, ultima giornata dei Giochi, tutto lo sport italiano ci applaudì, a Bercellona e in patria. Ci dissero che con quella magnifica chiusura avevamo ri¬ conciliato l'Italia sportiva con un'Olimpiade che non aveva avuto molta presa, sui teleschermi. Ma oggi in quanti si ricordano ancora di noi? Ora andiamo a qualche considerazione sul campionato. Almeno quattro squadre (Posillipo, Pescara, Canottieri Napoli e Recco) hanno le carte in regola per puntare con noi al titolo. Per giunta oggi il Posillipo sarà di scena a Savona, in una partita che consentirà subito di capire se e come possono essere mutati i valori. Il Savona ha perso due elementi validi come Borsarelli e Pisano, quest'ultimo disponibile solo in campo internazionale, ma può contare su una squadra che gioca a memoria, su un tecnico, Mistrangelo, impagabile, su giovani bravi come Angelini e Ghibellini, il nuovo arrivato Mostes che ci consentirà schemioffensivi più vari. Anche in campo internazionale toccherà al Savona dimostrare che la pallanuoto italiana ha meritato l'oro di Barcellona. Un discorso a parte merita il pubblico. Quello di Savona è il più nume roso e appassionato d'Italia, davvero l'ottavo uomo nei momenti difficili. Proprio da Savona potrebbe partire l'esempio per tante città di provincia che non possono brillare nel calcio ma potrebbero trovare negli sport alternativi lo sfogo alle loro ambizioni sportive. Una piscina con tremila spettatori, un confronto di campionato o di Coppa ad alto livello è certamente uno spettacolo degno della massima considerazione. Massimiliano Ferretti Massimiliano Ferretti

Persone citate: Angelini, Borsarelli, Canottieri, Ferretti, Ghibellini, Massimiliano Ferretti, Mistrangelo