Cinque storie di solitudine
Cinque storie di solitudine «Non ho parole» di Pasquale Misuraca oggi fuori concorso Cinque storie di solitudine PASQUALE Misuraca è un tranquillo padre di famiglia che vive sui monti Sabatini, «a giusta distanza» da Roma. E' un sociologo con alle spalle un solido e diversificato curriculum professionale che annovera saggi di carattere scientifico e filosofico, e collaborazioni con la Rai (RadioTre e Dse). Nel 1987 «Angelus Novus», la sua opera prima, dedicata a Pasolini, è inserita nella «Semaine internationale de la Critique Francaise» del festival di Cannes. E' già stato presente a Torino, due anni fa, con il cortometraggio «Vita e morte», inserito poi in «Non ho parole», secondo lungometraggio. Un pensionato, un rappresentante dell'Olp ucciso in Italia da un sicario davanti alla sua compagna, anch'essa esule, un meccanico innamorato di una dama altezzosa, un essere prigioniero che all'improvviso scopre i colori e il mondo, un documentarista che si trova a riprendere la storia di Narciso ed Eco. Questi i protagonisti, spesso interpretati da attori non professionisti, delle cinque storie che compongono l'universo di «Non ho parole», girato grazie ai finanziamenti dell'articolo 28, nel breve arco di quattro settimane tra Viterbo, Sutri, Bassano Romano, Vallerà no ed il lago di Vico e presentato oggi fuori concorso. Rifacendosi all'unità della sinfonia, Misuraca definisce gli episodi cinque «movimenti» che «mostrano in immagini il doppio profilo della solitudine dei moderni». Siamo di fronte, insomma, ad un esempio di cinema di «poesia» nell'eccezione pasoliniana. Il regista, usando i colori contrapposti al bianco-grigio-nero, indugiando sui volti, unendo storie lontanissime tra loro, tenta di tornare all'essenza originaria del cinema. Misuraca lavora attualmente a diversi progetti cinematografici e tv, tra i quali la sceneggiatura per un film su Beethoven e una riduzione de «Le Petit Prince» di Saint Exupery. Simona Ressico Due immagini del film di Pasquale Misuraca, girato in sole quattro settimane nei dintorni di Roma
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