«Hotel Italia» di Gabriele Polo

« Hotel Italia » « Hotel Italia » Quei reduci anistan Un gruppo di reduci sovietici privi di parte degli arti inferiori e alle prese con nuove protesi. Un gruppo omogeneo, unito dalla stessa sorte, l'intervento sovietico in Afghanistan, la guerra. Attorno a questi argomenti ruota il video di Francesco Ferrari «Hotel Italia» (oggi, ore 17,55, Massimo 3) inserito nel concorso di Spazio Italia. I quattro protagonisti del video di Ferrari, arrivati in Italia nel febbraio del '91 per sostituire le loro vecchie protesi alle gambe, sono parte di quei 35.000 mutilati sovietici nella guerra, iniziata nel 1979, che contrappose l'Annata Rossa ai guerriglieri afghani. Il bilancio per le truppe del Cremlino fu disastroso: non riuscirono a eli- minare l'opposizione al governo filo-sovietico di Kabul e lasciarono sul terreno (secondo le stime ufficiali) oltre 13.000 morti. Fu una guerra «irregolare» e, pertanto, con poche battaglie campali e tanti agguati, imboscate e bombardamenti. Una guerra condannata da tutta l'opinione pubblica mondiale, ma che proseguì indisturbata per dieci anni, costituendo un importante mercato al traffico internazionale di armi e alla produzione bellica; anche a quella dei Paesi europei. Nel video di Ferrari uno dei mutilati racconta d'aver perso le gambe su una mina di fabbricazione italiana. Gabriele Polo

Persone citate: Francesco Ferrari

Luoghi citati: Afghanistan, Italia, Kabul