L'Ungheria triste di Grunwalsky

L'Ungheria triste eli Grunwalsky Fuori concorso: «Varia2ioni Goldberg» L'Ungheria triste eli Grunwalsky D! ISAGIO, famiglie spezzate, I solitudine. «Variazioni Goldberg» di Ferenc Grunwalsky disegna l'Ungheria ferita del dopo comunismo. Il film comincia il giorno dopo il funerale di un tredicenne morto suicida. I genitori vogliono spiegarsi le ragioni del gesto. La madre si avvita nel dolore, si immerge nel letto gonfio di piumini. Il padre, camionista, interroga gli amici, soffre, diventa ingiusto. Perché suo figlio si è ammazzato? Forse per amore, forse per solitudine. La risposta definitiva non c'è. La azzarda un poliziotto (in borghese, americanizzato, con un paio di occhiali scuri) portando la lettera d'addio scritta alla fidanzata che l'ha abbandonato. Di fronte al grande nulla, i genitori scivolano in un'ulteriore tragedia. Il suicidio è un tema caro agli artisti magiari. E' dallo scorso secolo, infatti, che l'Ungheria è stabilmente in testa alle statistiche con il maggior numero di persone che si tòlgono la vita. Ma in «Variazioni Goldberg» c'è anche la solitudine e il disagio di un Paese che non sa ancora bene dove andare. Gli amanti non riescono a parlarsi, i genitori dimenticano di ascoltare i propri figli (il padre riflette disperato «abbiamo pensato solo al lavoro, al lavoro»). Di formazione documentaristica, Grunwalsky fotografa Budapest e dintorni con attenta malinconia. Cieli sporchi, ruote di luna park, interni di case (tappezzate di libri), il crematorio centrale. Diminuiscono per le strade le vecchie Trabant e le Skoda; i ragazzini hanno il codino, portano l'orecchino, indossano Nike; sui camion ci sono adesivi Ferrari. Ferenc Grunwalsky ha 49 anni. Si è formato al Bela Balazs, lo Studio più prestigioso nella spe¬ rimentazione di nuovi linguaggi, nell'attenzione a sussurri e grida della società. Lì sono cresciuti i giovani registi di oggi, da Gabor Body (morto suicida gualche anno fa) a Peter Gothar. Cominciò a lavorare con Miklos Jancso, realizzando con lui il cortometraggio «Maggio Rosso» (1969) sul 1° maggio 1919, ai tempi della Repubblica dei Consigli di Bela Kun. E' stato sceneggiatore e fotografo. La musica di «Variazioni Goldberg» è di Gyòrgy Kurtag, il maggior compositore ungherese contemporaneo. [b. v.] I film magiaro «Variazioni Goldberg» racconta la distruzione di una famiglia

Luoghi citati: Budapest, Ungheria