«Fermate il libro su Augusto dei Nomadi»

«Fermate il libro su Augusto dei Nomadi» Il giudice blocca la pubblicazione, formalmente perché riproduce testi e disegni senza autorizzazione «Fermate il libro su Augusto dei Nomadi» La famiglia: idea macabra, a così poco tempo dalla sua morte REGGIO EMILIA. Un libro su Augusto Daolio, la caratteristica e popolare «voce» dei Nomadi, apparso in libreria con sconcertante tempestività appena venti giorni dopo la repentina scomparsa dell'amatissimo leader dello «storico» complesso, è stato altrettanto tempestivamente bloccato dal magistrato. Il pretore di Faenza ha infatti disposto il sequestro della pubblicazione su tutto il territorio nazionale. Del libro, «Ciao Augusto, noi sempre Nomadi», sono autori Lia Apostoli Monti e Bruno Zanzi. E' stato stampato in ottobre dalle Grafiche Calcati di Imola per conto della Gen Blue srl di Faenza. Il provvedimento giudiziario ha accolto un ricorso dei familiari di Daolio, sostenuti dallo stesso complesso dei Nomadi e in particolare da Beppe Carletti che nel 1963 fondò il gruppo musicale assieme ad Augusto Daolio. Carletti, all'indomani della presentazione del libro, avvenuta a Bolo- gna il 29 ottobre, dopo aver sottolineato la totale estraneità della famiglia Daolio e dei Nomadi all'iniziativa, la definì «un gesto fatto con macabro gusto, che ha come unico fine lo sfruttamento della figura dell'artista e uomo Augusto Daolio», «un atto oltraggioso alla memoria di Augusto». I curatori della pubblicazione ribattono negando le accuse di speculazione e definendo l'idea del libro un omaggio alla memoria della «voce». Il pretore, acco¬ gliendo il ricorso, ha individuato motivazioni estranee a questo tipo di polemica. Il provvedimento di sequestro è stato infatti adottato ai sensi del Codice di procedura civile per violazione di norme sul diritto d'autore. Nel volume sono infatti pubblicati i testi delle canzoni più note e significative dei Nomadi, una discografia del complesso, foto e riproduzioni dei quadri di Daolio, ai quali pochi mesi or sono il Comune di Reggio dedicò un'antologica visi¬ tata da migliaia di fans del cantante. Mentre i testi risultano autorizzati dalla casa discografica del complesso, analoga autorizzazione non esisterebbe per le immagini. Di qui il sequestro cui seguirà, come annunciato dal legale degli eredi di Daolio, una causa civile per il risarcimento dei danni. La Gen Blue srl pubblicò già nel 1988 un libro sui Nomadi, che allora fu regolarmente autorizzato. Il precedente può contribuire a spiegare la rapidità con la quale il nuovo volume è stato dato alle stampe dopo la morte di Augusto avvenuta il 7 ottobre scorso. La tomba del capo di uno dei più longevi gruppi musicali italiani è meta continua dell'omaggio di ammiratori affranti. Nel cimitero di Novellara, accanto alla sepoltura nella nuda terra, è stata posta una cassetta che ogni giorno accoglie commoventi messaggi e ricordi di fans. Bruno Cancellieri Augusto Daolio, la voce dei Nomadi

Luoghi citati: Comune Di Reggio, Faenza, Imola, Novellara, Reggio Emilia