Pastorino nella bufera c'è un avviso di garanzia
Pastorino nella bufera c'è un avviso di garanzia Indagato anche Guzzetti, presidente della Sim Pastorino nella bufera c'è un avviso di garanzia MILANO. E adesso, nella storia delle Sim, entra in campo la magistratura. Carlo Pastorino, ex ministro e fino a martedì presidente della Sim Pastorino, ha ricevuto ieri un avviso di garanzia. Analoga comunicazione è stata fatta a Giorgio Guzzetti, neo presidente della Sim. Il provvedimento, emesso dal magistrato Isabella Siciliano, è legato al crack del remisier Giorgio Bazzani, da anni legato allo studio Pastorino, e da un suo socio-cliente, di nome Moisé, che per anni ha procacciato affari e clienti nella zona di Parma spendendo il nome di Pastorino. «Siamo a posto - spiega il presidente Guzzetti - come Sim. Al magistrato ho spiegato che non c'è stata truffa, ma il denaro è stato maneggiato, male, da Moisé e Bazzani che, probabilmente, avevano un accordo. No, non credo che uno dei due, da solo, sarebbe stato in grado di combinare tutto quello che è successo». E Guzzetti aggiunge di aver presentato querela, in pretura e in tribunale, nei confronti di Bazzani e Moisé. Pare anche che, a metter in moto la magistratura, ci abbia pensato la Consob cui erano giunti i primi segnali delle irregolarità del remisier. Resta il fatto che diversi clienti di Bazzani e Moisé, convinti di appoggiarsi alle strutture e all'affidabilità dello studio Pastorino, piangono ora le loro perdite. Quanto è andato in fumo in questa disavventura? Corrono le cifre più spensierate in Piazza Affari ed è difficile fare ora un conto preciso, dato che dalla periferia spuntano (con ricevute) nuovi clienti del Moisé. Ma, ad un primo calcolo, pare che cinque clienti di Bazzani abbiano lasciato sul terreno tra i 15 e i 20 miliardi, [r. m.J
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