Fiat, il gruppo rinnova il vertice

Fiat, il gruppo rinnova il vertice La Spa si concentra sulle strategie. Sotto la guida di Romiti Garuzzo gestisce l'industria, Mattioli la finanza Fiat, il gruppo rinnova il vertice Una nuova organizzazione per la TORINO. Una holding sempre più concentrata sui compiti di indirizzo e di strategia e meno impegnata direttamente dal punto di vista operativo; al livello sottostante, una divisione netta tra attività industriali e finanziarie. E' questa la nuova struttura della Fiat spa che diventerà operativa dal 1° dicembre di quest'anno. Dopo le anticipazioni fornite giovedì scorso dall'amministratore delegato del gruppo Cesare Romiti, la Fiat ha annunciato ieri la nuova organizzazione della capogruppo, decisa alla luce delle dimensioni raggiunte dal gruppo e in un quadro di competizione internazionale in crescita. Si tratta di una ridefinizione dei ruoli, afferma l'azienda, che completa il processo di decentramento iniziato negli Anni 70 con lo scorporo dei settori industriali e proseguito nel 1980 con la creazione della Fiat Holding. «Il ruolo della capogruppo - sostiene un comunicato - è stato ridisegnato secondo l'obiettivo di rafforzare e concentrare le proprie attività su finalità quali lo sviluppo, la dimensione internazionale e l'innovazione nei sistemi gestionali». E in quest'ottica, le attività operative e di servizio «verranno decentrate in sedi più specifiche e consone al raggiungimento della massima efficienza operativa». La direzione verso la quale si punta sembra quindi essere la creazione di società operative - o il trasferimento in società già esistenti - di funzioni e servizi attualmente gestiti dalla capogruppo, che cederà ad esse parte del proprio personale. Come funzionerà la nuova struttura, a capo della quale resta l'amministratore delegato Cesare Romiti? Per tutte le attività relative agli affari internazionali, sia per quanto riguarda le trattative, sia per gli aspetti operativi, il compito di indirizzo e coordinamento rimane a Renato Ruggiero, ^ambasciatore» del gruppo. Al direttore generale (o «Chief Operating Officer») Giorgio Garuzzo viene affidato «un ruolo centrale di indirizzo e di coordinamento di tutti i settori industriali». A lui fanno capo direttamente il settore automobili (guidato daU'amministratore delegato Paolo Cantarella), quello veicoli industriali (Giancarlo Boschetti) e quello delle macchine per l'agricoltura e le costruzioni (Riccardo Ruggeri). A Garuzzo riporteranno anche due direttori centrali: Luigi Francione, a cui sono affidati i settori automotoristici intermedi (Centro ricerche Fiat, accumulatori, componenti industriali e veicolistici, mezzi e sistemi di produzione, prodotti metallurgici), e Umberto Quadrino che sarà invece responsabile per l'aviazione, i prodotti e sistemi ferroviari, la chimica e le fibre. Sempre a Garuzzo fanno capo il controllo direzionale e politiche industriali, affidato a Francesco Torri (che lascia l'incarico di amministratore delegato della Toro Assicurazioni), le risorse umane (guidate da Enrico Auteri) e lo sviluppo industriale (anch'esso di responsabilità di Quadrino). Il «braccio finanziario» del gruppo Fiat fa invece capo a Francesco Paolo Mattioli, che ricopre la posizione di «Chief Financial Officer». A Mattioli va il compito di «assicurare l'allocazione ottimale delle risorse finanziarie e l'ottimizzazione del valore globale del gruppo in linea con le priorità strategiche delle politiche industriali». Dovrà inoltre «verificare la coerenza degli obiettivi specifici di piano e budget dei settori e delle società con gli obiettivi e le politiche generali e garantire la compatibilità con le condizioni di equilibrio finanzia¬ rio ed economico complessivo». A diretto riporto di Mattioli ci sono gli Affari finanziari (guidati da Giulio Merlani), gli Affari generali (Ezio Gandini), l'amministrazione e ispettorato (Carlo Gatto), il controllo direzionale settori diversificati non industriali (Gino Scotti), la gestione rischi (Michele Amaturo), il settore immobiliare (Alberto Zunino) e gli Studi economici (Giorgio Bodo). Mattioli coordinerà inoltre il settore assicurativo, i servizi finanziari, la Internazionale Holding Fiat, il settore editoria e comunicazione, l'ingegneria civile e la grande distribuzione. Fanno invece capo direttamente a Romiti la direzione Relazioni esterne e comunicazione (guidata da Cesare Annibaldi) e le Relazioni internazionali (Paolo Beruardelli) che farà riferimento a Ruggiero. Sempre a Romiti fa capo il direttore centrale Carlo Callieri, attualmente vicepresidente della Confindustria. Con il passaggio di Torri al Controllo direzionale, inoltre, arriva alla Toro come amministratore Antonio Mosconi, che lascia Fiatimpresit. Al suo posto è stato designato Ugo Montevecchi. Francesco Manacorda Struttura più snella, alcune attività saranno concentrate in società operative Il presidente della Fiat Giovanni Agnelli L'amministratore delegato della Fiat Cesare Romiti che ha varato ieri il piano riorganizzativo della holding